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O stampiamo moneta o svenderemo l’Italia: è il momento di scegliere da che parte stare

PAOLO MADDALENA,Vice PresidenteEmerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”ha affermato che:”  in Europa impazza il pensiero neoliberista in quanto nessun paese pensa  a stampare moneta .Fatto che evidentemente vede ostile la Germania e l’Olanda in particolare, oltre l’Austria e altri Paesi del Nord, che concepiscono l’economia liberista un sistema che li avvantaggia ai danni dei Paesi più deboli”.

In questa situazione appare evidente che l’Italia è stata messa all’angolo  e che farà fatica  ad uscire indenne da questa impasse economica.. Inoltre  sarebbe un azione  suicida  attingere al Mes e anche al recovery found, che costituirebbero solo altri nodi stretti al collo peggiorando così la  situazione.Appare evidente ,allo stato dei fatti,che l’unico rimedio sia  quello ,  di stampare moneta 
In conclusione, Paolo Maddalena sostiene:“La nostra salvezza oggi più che mai,è affidata ai principi della nostra costituzione, la quale, all’articolo 11 sancisce che l’Italia consente limitazioni di sovranità,  in condizioni di parità con gli altri Stati ,al fine di ottenere un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le Nazioni.NON di certo ,quindi, per far prevalere gli interessi di altri Stati Inoltre  l’articolo 117, comma 1, lettera e attribuisce alla legislazioneesclusiva dello Stato la tutela dellaMONETA E DEL RISPARMIO.
Dunque, non ci resta altra strada se non quelladi IMMETTERE MONETA A CORSO LEGALE NEL NOSTRO TERRITORIO (fatto che, nella situazionein cui ci troviamo, non può ritenersi vietato dai Trattati) e provvedere nel modo più ampio possibile alle NAZIONALIZZAZIONI DEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI, delle fonti di energia e delle situazioni di monopolio, COME PREVEDE L’ARTICOLO 43 DELLA COSTITUZIONE”.
Chiunque ,a partire dal capo dello Stato, per finire ad ogni deputato, senatore, parlamentare Europeo,ministro, segretario politico, militante, sostenitore o cittadino,  si oppone all’adozione delle misure auspicate da Paolo Maddalena, avrà contribuito al progetto di chi non vede l’ora di stringer ancor di più la corda al collo degli italiani per poi poter decidere della loro  sorte in cambio di un filo d’aria.Non è più periodo di fioretto e di comprensione.Dinanzi alla complicità di alcuni governantieticamente corrotti e politicamente genuflessi,il tempo della diplomazia è terminato.
C’è un popolo che soffre ed un sistemaeconomico che sta per collassare .La bomba sociale è dietro l’angolo.Il fumo negli occhi con cui si è tentato  di annebbiare  la vista ,ha  ammaliato  inconsapevolmente, chi ha riposto  la propria fiducia in una parte di classe dirigente che tradisce palesemente il proprio mandato costituzionale. Quando le fiamme divampano chi non è direttamente vittima dell’incendio nessuno  può ritenersi al sicuro.
Per la tutela del tricolore si rende necessariocacciare i mercanti dal tempio…
Giovanni MONGELLI

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