Una riflessione introspettiva, sulla vita che passa e sul tempo che scorre, in un giorno di festa.
Di Giovanni Mongelli.
Nel dì del mio compleanno
sono giunti gli auguri
degli amici di Facebook,
e ancor più sentiti quelli vicini,
femminili.
Grazie!
A cuor sincero.
E così dico
che mi avverto ancora giovane e in spirito,
reattivo e combattivo.
Rischio la mia età
in cose difficili,
come a scuola
con la matita.
Credo nei valori umani,
nella donna dall’odore
di sposa
come me di Cristo,
e nella vita
che secondo Dio conta:
Egli creò l’amore,
il corpo per viverlo
e fu un essere umano,
luce forte
che il tempo attenua.
Questo pensiero
corre a ringraziare
chi mi ha rivolto
gli auguri di buon compleanno.
Grazie,
la vita mi fa spendere lacrime
ma non cancella i sorrisi,
mi spezza il cuore
ma non prosciuga l’anima,
ruba speranze e segna rughe sul volto
ma non fa invecchiare il mio cuore.
Si ha paura di morire,
questo sì.
Ho una fifa!
Ma c’è Gesù, Dio,
e così mi sento sempre vivo,
combatto la morte
per farla un’amica
e della mia salute non sono contento
ma fiero.
e auguro a tutti
un’infinita e sana salute.
Del resto è colpa nostra
se le facciamo male:
la vita ci spettina,
ma se guardiamo
dentro la nostra anima
come allo specchio,
basterà pettinarsi ancora una volta
per riprendere a vivere con semplicità.
Nel mondo le cose belle
hanno un brutto prezzo,
come il sole
che ti rende la pelle
vellutata e attraente
ma poi ti lascia le rughe.
Le azioni buone costano.
Baciare, amare, ridere
viaggiare e fare l’amore
creano disordine.
Tranquillo, allora,
rasserenati.
Ritorneranno con il loro ordine
e sarai pronto
a pagare di nuovo
il prezzo giusto per la tua felicità.
Un giorno,
quando i miei capelli saranno scoloriti,
le mie mani, il mio viso,
avranno l’aspetto di un albero secolare,
seduto su una sedia a dondolo
racconterò della mia vita come un diario:
partirò dalla prima pagina fino all’ultima,
racconterò con gli occhi
infossati nel ricordo
di mille pezzi di carta,
se avranno importanza o meno.
Non si sa se la mia mano
Avrà ancora la forza di scrivere poesie,
ma io ho forza anche all’infinito.
Grazie ancora per i vostri auguri