Per monisgnor Brambilla, vescovo di Novara, tre strade per tenere viva “la fiaccola dell’innamoramento”; ascolto, attenzione, dedizione.
Ascolto, attenzione, dedizione; è fatta di tre parole la ricetta che il vescovo di Novara, Franco Giulio Brambilla, vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, propone agli innamorati con un messaggio inviato attraverso un video postato sul sito e sui profili social della Diocesi in occasione della festa di San Valentino.
“L’innamoramento – dice tra l’altro Monsignor Brambilla – è una forza che ci fa rinascere. Ci fa mettere in moto, è una forza che ci tocca dal di dentro. L’innamoramento ha questa caratteristica: non si sceglie, ma ci capita, ci viene incontro, ci tocca e ci muove dal di dentro e quindi ci apre all’altro”.
Il vescovo indica tre strade per “tenere viva la fiaccola dell’innamoramento”: in primo luogo la strada dell’ascolto, coltivare nel migliore dei modi la relazione amorosa: l’ascolto, “una cosa difficile oggi, perché appena l’altro ha iniziato a parlare la nostra mente e il nostro cuore iniziano già a pensare cosa dire”. La seconda strada è quella dell’attenzione, che “si esprime nella vicinanza, nella gratitudine, nel prevedere di cosa ha bisogno, nell’essere creativi, nel sorprenderlo”.
E infine la dedizione all’altro: “l’innamoramento – dice il vescovo di Novara – ha bisogno di dare tempo, risorse, cose, sogni. Di scambiarli con l’altra persona. I momenti della dedizione dell’affetto, dell’emozione sono l’energia, i gesti, gli eventi che passano da una persona all’altra nell’amore e ne tengono viva la fiamma”. “L’amore – conclude monsignor Brambilla citando la Divina Commedia – è l’unica forza che muove il mondo”.
AGI – Agenzia Italia