Il capo della Casa Bianca prevede che entro Natale la situazione potrebbe normalizzarsi. L’azienda americana, invece, comunica che la prossima settimana saranno inviate in Europa solo 248 mila delle 488 mila dosi previste: “Recupereremo a marzo”.
L’amministrazione Biden invierà ogni settimana agli Stati 13,5 milioni di dosi, con un incremento del 57 per cento da quando il presidente Biden ha assunto l’incarico. E a cominciare da questa settimana, annuncia, “raddoppieremo a due milioni le dosi da spedire alle farmacie locali“. Lo ha comunicato la Casa Bianca su Twitter.
“Ogni americano che vuole il vaccino lo avrà a disposizione entro fine luglio”. Ha poi del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ospite alla Cnn di un ‘Town Hall’, in un incontro con domande del pubblico.
Le scelte di Moderna
L’annuncio arriva quattro giorni dopo l’accordo per l’acquisto di altre 200 milioni di dosi del vaccino anti-Covid, di metà arriveranno da Pfizer e metà da Moderna. Obiettivo: vaccinare 300 milioni di persone entro la fine dell’estate.
L’azienda farmaceutica americana, contemporaneamente, ha annunciato ritardi nella consegna del suo vaccino contro il Covid nell’Unione europea comunicando a Bruxelles che “a febbraio ci saranno alcuni ritardi che verranno recuperati a marzo”. L’Ue aveva stipulato con Moderna un contratto per la fornitura di 160 milioni di dosi e – secondo alcune fonti – sta attualmente trattando per averne altre 150.
Le risposte di Biden alla pandemia
Un presidente empatico con il pubblico, che si offre in diretta di aiutare a risolvere casi personali, a rassicurare bambini e adulti sulla portata della pandemia. Nel corso del primo dibattito con gli spettatori andato in onda in prima serata sulla Cnn, Joe Biden ha cercato di lanciare una serie di messaggi rassicuranti.
Riguardo la pandemia, il capo della Casa Bianca ha fatto una previsione: entro Natale la situazione potrebbe normalizzarsi. “Se le cose vanno come devono andare – ha spiegato – come mia madre direbbe, con la grazia di Dio e la buona volontà dei vicini, penso che a Natale ci troveremo in una situazione molto diversa da quella in cui ci troviamo ora”.
“Tra un anno – ha aggiunto – ci saranno davvero poche persone che dovranno osservare il distanziamento sociale e indossare la maschera, ma non so, non voglio promettere troppo”.
Rispondendo a una domanda sugli effetti devastanti del virus nella comunità afroamericana, tra le più colpite, il presidente ha spiegato di pensare a postazioni mobili per i vaccini in modo da raggiungere anche le comunità che stanno in zone povere, con pochi servizi e mezzi per muoversi.
“L’obiettivo – ha spiegato, rispondendo a un’infermiera afroamericana di Milwaukee – è raggiungere anche chi non ha la macchina per raggiungere un centro per i vaccini”. Parlando di scuola, il presidente ha indicato la linea, dopo giorni di messaggi controversi: “Penso che dovremmo vaccinare gli insegnanti. Dobbiamo farli scalare verso l’alto nella gerarchia”.
E a una bambina di seconda elementare, spaventata dal virus, ha detto: “La tua fascia di età non è a rischio, ma sui vaccini dobbiamo aspettare, perché non sappiamo ancora bene come funziona con i più piccoli“.
Durante il dibattito, rispondendo a una donna, Biden si è offerto personalmente di dare una mano a prendere il vaccino per il figlio, che soffre di altre patologie. “Se lei vuole e resta qui in giro, dopo il programma parliamo un attimo e vediamo di risolvere la situazione”. La dichiarazione è stata accolta dagli applausi della platea.
AGI – Agenzia Italia