Post di Raffaele Vescera che da Facebook fa il giro del web.
di Giovanni Mongelli
DALLA TRAGEDIA ALLA FARSA: SU VACCINI E COVID SALVINI PROPONE A DRAGHI IL MODELLO LOMBARDIA. E LA LEGA PROPONE DI DARE AL NORD I SOLDI DEL SUD
Salvini: “A Draghi proporremo il modello Lombardia e Bertolaso. C’è un modello lombardo che è il più avanzato dal punto di vista della messa in sicurezza della popolazione e delle vaccinazioni”. Sono le incredibili parole rilasciate alla stampa da Kapitan Capitone che oggi incontra il premier incaricato Draghi per il secondo giro di consultazioni riguardo la formazione del governo.
Parole già dette qualche giorno fa dall’inqualificabile Salvini e ripetute con ostinazione, come se la Lombardia non fosse la regione d’Europa, e forse al mondo, con il maggior numero di morti per Covid, come se le inchieste della magistratura sul comitato d’affari legato a Fontana non ci fossero mai state. Come se l’imbarazzante assessore Gallera, responsabile della lotta al Covid, non fosse stato cacciato per manifesta incapacità, e come se la sua sostituta Letizia Moratti non avesse affermato, con tono razzista, che i vaccini vanno dati in primis alle “regioni ricche”, quelle del Nord ovviamente. Questo mentre in Lombardia le vaccinazioni degli over 80 partiranno soltanto a fine mese, mentre in altre regioni come il Lazio si inizia già oggi.
In quanto a Bertolaso, solo chi ha memoria corta, o personali interessi, può dimenticare le sue precedenti pessime performance quale commissario di terremoti e altre emergenze.
Dalla tragedia dei tanti morti, anche volontariamente “aiutati a morire” con iniezioni letali, perché “troppo vecchi”, da alcuni medici lombardi, siamo alla farsa del programma di governo salviniano.
E come se non bastasse l’incitamento al furto di decine di miliardi destinati al Sud, diffuso ieri dal capogruppo leghista alla Camera Riccardo Molinari, il quale si è permesso il lusso di dichiarare che i 209 miliardi del Recovery fund non devono essere usati secondo le indicazioni europee, ovvero per risanare i divari territoriali, cioè il gap strutturale del Mezzogiorno, ma per fare progetti di crescita…al Nord, ovviamente. Vogliono ripetere la vergogna del Piano Marshall quando, nel dopoguerra, al Sud, cui era destinata gran parte dei fondi americani per la ricostruzione, fu lasciato appena il 13% del dovuto, mentre la sola Lombardia da sola incassò più di tutte le regioni meridionali messe insieme.
Chi avesse dubbi sulle ragioni della dichiarata volontà di partecipazione della Lega al governo Draghi è avvisato. Il carroccio, eterno assertore del “Prima il Nord”, vuole stare dentro il governo per fare il tutto per tutto per portare acqua al suo mulino: quello del Po.
Tutto pianificato un anno fa a tavolino: