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Una studentessa vince la borsa di studio “Luciano Lama” segnali dalla storia

Valentina Caiazzo, studentessa modello di quinto del Liceo Moscati di Grottaglie lo scorso anno scolastico, vince la borsa di studio “Luciano Lama – segnali dalla storia” per l’anno 2019/20. Concorso indetto da CGIL, Presidi del Libro e Comune di Grottaglie.

Sabato 12 febbraio, la manifestazione online di premiazione. Queste le sue straordinarie parole di ringraziamento verso la Scuola, la preside Sturino e la prof. Maria Toma; ricche di valori, senso e umanità.

“Innanzitutto, parto con il ringraziare la Scuola e la Preside per avermi concesso l’opportunità di partecipare a questa iniziativa tanto importante e formativa per la mia persona e per i miei interessi. Ho avuto l’occasione di poter approfondire argomenti, tramite la ricerca e l’informazione basata soprattutto su fonti certe, che hanno un’influenza incisiva nella nostra Storia e su quello che oggi siamo. I ringraziamenti li rivolgo anche alla mia professoressa, Maria Toma, la quale ha deciso di accompagnarmi in questo percorso, seguendomi nella ricerca e nell’informazione.
Per questa iniziativa, ho deciso di descrivere, così come da richiesta, le principali tendenze, nel campo della letteratura, principalmente europea, che si affermarono in Europa e in Italia e che hanno permesso l’insediarsi e l’avanzamento della cultura fascista e nazista e tutte le conseguenze che esse hanno provocato.
Ho analizzato attentamente le opere e interpretato il pensiero di coloro che furono vittime di questo clima, come ad esempio l’opera principale di Hannah Arendt, testimone attiva del processo avvenuto a Gerusalemme. Così come le opere e le parole di chi, purtroppo, non riuscì a sopravvivere alle atroci conseguenze che il nazismo e che il fascismo hanno portato, come Irène Némirovsky. Sono proprio le sue parole, i suoi interrogativi che mi hanno fatta riflettere. Ella si chiedeva come mai la mente umana, raggiunto un grado di terrore, reagisca con indifferenza ed egoismo. Ho analizzato anche il giornalismo di quel periodo, il quale sviluppò quella solidarietà europea, per contrastare il dilagare del pensiero nazista e fascista.
Ho analizzato minuziosamente anche il pensiero di quei nazionalisti ed interventisti, nella maniera più acritica possibile, come Pascoli, favorevole all’intervento italiano in Libia, considerando gli arabi inferiori, o come D’Annunzio,manipolatore del concetto filosofico del Superuomo di Nietzsche, sostenitore del fascismo e di Mussolini.
Per me è stato un privilegio effettuare un tale lavoro: mi ha permesso di maturare sempre più consapevolezza di ciò che l’Italia e l’Europa hanno vissuto, di ciò che tutte quelle vittime innocenti, donne, uomini, bambini e anziani, del pensiero nazista e fascista furono costrette a subire, con la sola colpa di non possedere ideologie o credenze differenti da quei nazisti che decisero di compiere quei gesti disumani.
Ho sempre considerato la letteratura non solo una materia, ma uno stile di vita, un qualcosa che va oltre la semplice e mera materia scolastica. E’ grazie ad essa che riusciamo a comprendere gli stati d’animo, i pensieri, i sentimenti e le emozioni di chi sta cercando di raccontarci qualcosa. Proprio per questo, studiare così approfonditamente tutte le testimonianze scritte di quel periodo che ha segnato così profondamente il mondo intero, ha fatto sì che continuasse a crescere in me la voglia di approfondire ed analizzare sempre più, la stessa voglia che mi ha portata a partecipare a questa iniziativa. E’ stato un vero piacere per me e ringrazio tutti coloro che hanno fatto in modo che venisse portata a termine, nonostante questo brutto periodo che stiamo vivendo. Ringrazio chi, nonostante tutto, non si è fatto fermare da questo periodo di pandemia, per continuare a tenere vivo il ricordo di tutte quelle vittime che il periodo del fascismo e del nazismo hanno portato. Così come afferma Liliana Segre, è proprio la memoria a rendere liberi, perciò è nostro compito continuare a parlarne e a ricordare.”

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