Ex Ilva – D’Amato (Greens) “Perché i responsabili di ArcelorMittal non hanno chiesto l’intervento dei vigili del fuoco in seguito all’incendio che ha coinvolto un’area del porto di Taranto di sua competenza? E’ una domanda alla quale sarebbe bene che l’azienda rispondesse, qualora fosse confermato quanto ho appreso dagli stessi vigili del fuoco, ai quali avevo inviato una lettera per avere chiarimenti in merito.
Il 6 febbraio scorso, infatti, un incendio ha riguardato la Gru presso il 3° sporgente del Porto, che stando a quanto descritto dal PEE, il Piano di Emergenza Esterno elaborato da ArcelorMittal e pubblicato sul sito della Prefettura di Taranto, è di competenza della multinazionale. Nel rispondermi, i vigili del fuoco mi comunicano che non sarebbe partita alcuna richiesta di intervento da parte di ArcelorMittal. Per quali ragioni? Ricordo che lo stabilimento siderurgico è identificato, sulla base della normativa Seveso, come stabilimento a rischio di incidente rilevante e, pertanto, si sarebbero dovute attivare tutte le procedure previste dal PPE.
Ecco perché saremmo di fronte a una grave omissione da parte del gestore dell’ex Ilva, che si dimostra, per l’ennesima volta, irrispettoso delle basilari norme di sicurezza, a tutela dei lavoratori e dei cittadini di Taranto. I vigili starebbero adesso verificando l’efficienza degli impianti di protezione attiva presenti nell’area interessata dall’incendio, e lo stato di manutenzione dei dispositivi antincendio. Forse è qui la ragione del comportamento di ArcelorMittal?”. Lo dice l’eurodeputata dei Greens al Parlamento Ue, Rosa D’Amato.