Di Gabriele la Brianzola
IL FRATELLO STRANIERO IN DIFFICOLTA’ DAL 2007 IN CURA ONCOLOGICA……MA GRAZIE A DIO SONO ANCORA VIVA UNA GIOVANE MI RACCONTAVA CHE…………La nostra condizione umana è sempre una storia di amore e tenebra.Segni di povertà, degrado, annichiliscono, ma da alcune persone si possono scoprire segni di speranza.Viveva in un contesto di vita non adatto alla sua età: la strada. Immagini di fantasmi appartenenti a un passato ormai lontano gli si affollavano ora intorno.Ricordi di genitori non sempre presenti perché presi ciascuno da un modo di vivere molto discutibile, della sequela di annotazioni sul suo comportamento aggressivo e asociale, che sostituivano le consuete valutazioni sul suo apprendimento scolastico.Così, lui, che aveva diritto a una educazione, si trovò a contatto con un modo di vivere che gli aveva letteralmente intossicato le vene dandogli una carica non fatta di coerenza, ma ricca di aggressività, divenendo indifferente, pigro, che si beffava di tutti compreso se stesso.Per eludere certe certificazioni burocratiche si mise nelle mani di alcuni cattivi così li definiva, ma riuscii nel suo intento.Il paese europeo, lontano, sconosciuto, una illusione dell’immaginazione, fuga e desiderio di cambiare, avevano il fascino di un sogno meraviglioso.Il lavoro non era semplice, giunto in Italia, ma un giorno, conobbe una ragazza propensa ad aiutarlo..Grazie a lei conobbe i primi passi verso delle responsabilità, degli equilibri interiori, e soprattutto imparato a interagire con altre persone.Erano due estranei, ma una volta riconosciuto questo particolare, comunicare tra di loro fu più facile. Lei, era consapevole che non poteva annullare certe fasi difficili della sua vita, infatti diceva che guardandolo con attenzione c’era sempre quella sua espressione di diffidenza e che a volte guardava le persone con occhi guardinghi, quasi sospettosi.La sua espressione lo faceva apparire un po’ selvaggio, ma allo stesso tempo la sua vulnerabilità veniva messo a nudo.Stranamente il ragazzo accettò le condizioni di lei, le sue considerazioni, di far parte della sua squadra, così la definiva , di stare in sintonia con la possibilità di vivere insieme a una ragazza pronta a dargli un sostegno,ma tutto ciò perché il ragazzo lo trovava stimolante e stabile.La ragazza lombarda, aveva una strana concezione riguardo il suo futuro, infatti un giorno volle dargli un consiglio elencando alcune categorie di persone che cercavano un modo loro di sbarcare il lunario e realizzarsi.Le opzioni erano: lavorare tutto il giorno; sognare tutto il giorno; oppure dulcis in fundo sognare prima di mettersi al lavoro per realizzare questi sogni.Optò per l’ultima.Così prese ad aprire il suo cuore alla donna, confidandole del suo periodo nero dove tutti lo rifiutavano, ora sentirsi accettato era per lui molto importante.Gli sembrava che le persone volessero incasellarlo in una gabbia di preconcetti, allora la prese come una sfida e dimostrare che era in grado di fare quello che loro facevano anzi lo sapeva fare meglio.Purtroppo ammise di fumare per controllare le proprie emozioni negative, la solitudine e la rabbia.Ma quando alcuni segnali che non si potevano certo ignorare, che il suo organismo lanciava, decise di iniziare a smettere, anche perché avevaconosciuto una persona con un cancro alla gola: la sua voce era senza inflessione, la sua risata senza suono, e diceva di piangere lacrimesilenziose, tutta colpa del fumo.Infatti la sua respirazione era diversa, inspirava e espirava l’aria attraverso un buco nella gola grande come una monetina, da dove a volte usciva anche un sibilo.A quel racconto la ragazza si commosse, lo abbracciò e per dargli fiducia prese a chiamarla con un appellativo che divenne parte della sua personalità: il fratello straniero.Non poteva chiamarla certo sorella, ma la considerava un’isola, dove era approdato.Lei volle a tutti i costi, a spese sue, che cercasse un’istruzione, perchè, diceva, essa non si ottiene per caso, ma va cercata con passione e perseguita con diligenza.Grazie alla sua professionalità, alla sua intelligenza, alla sua disponibilità, alla sua riservatezza (dato molto importante), alla sua generosità e soprattutto alla sua tenacia, che finalmente aveva sentito il bisogno di qualcosa di bello e nuovo.Comprese anche che ci doveva essere spazio per la qualità della vita, il rigore professionale e che l’amore sapeva esigerli, meglio di qualsiasi legge; ma tutto questo lo dovevo alla ragazza lombarda . NON E’ UNA FAVOLA E’ UNA STORIA VERA. scrivo di getto………..chiedo scusa per errori
CIAO LA BRIANZOLA Immagini di fantasmi appartenenti a un passato ormai lontano gli si affollavano ora intorno.Ricordi di genitori non sempre presenti perché presi ciascuno da un modo di vivere molto discutibile, della sequela di annotazioni sul suo comportamento aggressivo e asociale, che sostituivano le consuete valutazioni sul suo apprendimento scolastico.Così, lui, che aveva diritto a una educazione, si trovò a contatto con un modo di vivere che gli aveva letteralmente intossicato le vene dandogli una carica non fatta di coerenza, ma ricca di aggressività, divenendo indifferente, pigro, che si beffava di tutti compreso se stesso.Per eludere certe certificazioni burocratiche si mise nelle mani di alcuni cattivi così li definiva, ma riuscii nel suo intento.Il paese europeo, lontano, sconosciuto, una illusione dell’immaginazione, fuga e desiderio di cambiare, avevano il fascino di un sogno meraviglioso.Il lavoro non era semplice, giunto in Italia, ma un giorno, conobbe una ragazza propensa ad aiutarlo..Grazie a lei conobbe i primi passi verso delle responsabilità, degli equilibri interiori, e soprattutto imparato a interagire con altre persone.Erano due estranei, ma una volta riconosciuto questo particolare, comunicare tra di loro fu più facile. Lei, era consapevole che non poteva annullare certe fasi difficili della sua vita, infatti diceva che guardandolo con attenzione c’era sempre quella sua espressione di diffidenza e che a volte guardava le persone con occhi guardinghi, quasi sospettosi.La sua espressione lo faceva apparire un po’ selvaggio, ma allo stesso tempo la sua vulnerabilità veniva messo a nudo.Stranamente il ragazzo accettò le condizioni di lei, le sue considerazioni, di far parte della sua squadra, così la definiva , di stare in sintonia con la possibilità di vivere insieme a una ragazza pronta a dargli un sostegno,ma tutto ciò perché il ragazzo lo trovava stimolante e stabile.La ragazza lombarda, aveva una strana concezione riguardo il suo futuro, infatti un giorno volle dargli un consiglio elencando alcune categorie di persone che cercavano un modo loro di sbarcare il lunario e realizzarsi.Le opzioni erano: lavorare tutto il giorno; sognare tutto il giorno; oppure dulcis in fundo sognare prima di mettersi al lavoro per realizzare questi sogni.Optò per l’ultima.Così prese ad aprire il suo cuore alla donna, confidandole del suo periodo nero dove tutti lo rifiutavano, ora sentirsi accettato era per lui molto importante.Gli sembrava che le persone volessero incasellarlo in una gabbia di preconcetti, allora la prese come una sfida e dimostrare che era in grado di fare quello che loro facevano anzi lo sapeva fare meglio.Purtroppo ammise di fumare per controllare le proprie emozioni negative, la solitudine e la rabbia.Ma quando alcuni segnali che non si potevano certo ignorare, che il suo organismo lanciava, decise di iniziare a smettere, anche perché avevaconosciuto una persona con un cancro alla gola: la sua voce era senza inflessione, la sua risata senza suono, e diceva di piangere lacrimesilenziose, tutta colpa del fumo.Infatti la sua respirazione era diversa, inspirava e espirava l’aria attraverso un buco nella gola grande come una monetina, da dove a volte usciva anche un sibilo.A quel racconto la ragazza si commosse, lo abbracciò e per dargli fiducia prese a chiamarla con un appellativo che divenne parte della sua personalità: il fratello straniero.Non poteva chiamarla certo sorella, ma la considerava un’isola, dove era approdato.Lei volle a tutti i costi, a spese sue, che cercasse un’istruzione, perchè, diceva, essa non si ottiene per caso, ma va cercata con passione e perseguita con diligenza.Grazie alla sua professionalità, alla sua intelligenza, alla sua disponibilità, alla sua riservatezza (dato molto importante), alla sua generosità e soprattutto alla sua tenacia, che finalmente aveva sentito il bisogno di qualcosa di bello e nuovo.Comprese anche che ci doveva essere spazio per la qualità della vita, il rigore professionale e che l’amore sapeva esigerli, meglio di qualsiasi legge; ma tutto questo lo dovevo alla ragazza lombarda . NON E’ UNA FAVOLA E’ UNA STORIA VERA. scrivo di getto………..chiedo scusa per errori
CIAO LA BRIANZOL