Nel terzo giorno del viaggio in Iraq, per Bergoglio la tappa che viene considerata la più pericolosa: l’aeroporto dov’è atterrato è stato colpito da razzi nei giorni scorsi. Visita a Mosul, una delle roccaforti del ‘Califfato’, e a Qaraqosh, tra le città cristiane più antiche.
Papa Francesco è atterrato questa mattina presto a Erbil, capitale del Kurdistan iracheno, dove comunità cristiane locali che hanno subito il dominio del ‘califfato’ jihadista. La terza giornata della storica visita in Iraq del Pontefice è considerata anche la più ‘rischiosa’ in termini di sicurezza: l’aeroporto di Erbil era stato preso di mira, poche settimane fa, da una serie di razzi che avevano ucciso due persone e il dispiegamento di forze è ingente.
Arrivato a Erbil, Francesco ha avuto un breve incontro con il presidente della regione autonoma del Kurdistan, Nechirvan Barzani, e suo cugino il premier, Masrour Barzani. Il programma della giornata prevede poi il trasferimento in elicottero a Mosul, che è stata ultima roccaforte dell’Isis in Iraq, “per una preghiera di suffragio per le vittime della guerra”.
La tappa successiva a Mosul è Qaraqosh, una delle città cristiane più antiche e anche questa pesantemente danneggiata nel 2014 in seguito all’ascesa dell’Isis nella zona. Nel pomeriggio, dopo il rientro a Erbil, il Papa celebrerà messa nello stadio ‘Franso Hariri’.
AGI – Agenzia Italia