La terza ondata è tra noi e discontinuità sostanziali rispetto al governo Conte non se ne vedono.
L’impostazione è la medesima: rincorrere e contenere il virus. I modelli matematici che tengono conto dell’analisi della diffusione, del rischio d’infezione e delle misure di politica sanitaria quantificano in trentamila i contagiati al giorno nel corso di questo mese. Abbandonare la strategia europea, che mira a mitigare la pandemia e rigorosamente usare la strategia dei paesi dell’Oriente che puntano a “ sopprimere” il virus.
Comprendo poi che giovani, partite Iva un lockdown prolungato e non circoscritto non lo vogliono. Osservo anche che se siamo arrivati, a questo punto gran parte delle cose da fare non sono state fatte e si continua a non farle anche con Draghi . Inutile creare lockdown senza controlli rigorosi interni e alle frontiere, inesistenti controlli per chi è in quarantena, mancato tracciamento utilizzando i dati sulla mobilità ricavati dalle celle telefoniche, dai dati del web, trasporto pubblico locale.
Il virus si trasmette via aerea
Ora la situazione epidemiologica si arricchisce di un altro dato che, a me sembra molto serio e doverosa dovrebbe essere la risposta scientifica e istituzionale. L’evento da valutare seriamente e, finora trascurato è la lettera di 250 ricercatori che riprendono studi e ricerche, che dimostrano la diffusione del coronavirus non solo in maniera diretta con le cosiddette droplet, le goccioline che a breve distanza diffondono il virus e, indirettamente attraverso le superfici. La diffusione avverrebbe anche per via aerea. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto la modalità di trasmissione aerea del virus (World Health Organization, Transmission of SARS-CoV-2: implications for infection prevention precautions, Scientific Brief, 9th July 2020) .
Questo avrebbe dovuto suscitare un adeguamento della strategia sanitaria di contrasto del virus. Non solo distanziamento e igiene delle mani. La diffusione del virus ha innescato la produzione di un’enorme quantità di pubblicazioni. Il rapporto “Science, Technology and Innovation Outlook” dell’OCSE riporta sul tema covid 19 i dati estratti da Pub-Med nel settore sanitario tra l’1 gennaio e il 30 novembre 2020: 9000 pubblicazioni al mese.
L’Italia si colloca al terzo posto con 7505 pubblicazioni. La trasmissione aerea del virus è evidenza scientifica. Nel lavoro scientifico : “ COVID-19 . Lessons Learned and Questions Remaining. Clinical Infectious Diseases. October 2020 “ la ricercatrice Fang afferma che la più grande sorpresa della diffusione aerea del coronavirus stata quella di sorprendere tantissime persone. La scarsa ventilazione degli ambienti alla presenza di aerosol cariche di virus e, insufficienza distanza tra le persone portano ad una immediata infezione. Gli aerosol contenenti virus possono accumularsi nell’aria raggiungendo concentrazioni pericolose. Quale il tipo di contrasto negli ambienti chiusi? La ventilazione e la filtrazione dell’aria sono misure importanti, perché contrastano l’accumulo di aerosol. Questa è, però, la condizione di ambienti di lavoro, edifici e residenze nella nostra società e caratterizzate da insufficiente ventilazione.
Una simile nuova via di trasmissione dovrebbe indurre, ad aggiornare le Linee Guida per contenere il rischio del coronavirus per via aerea. Questo comporta la verifica della ventilazione negli ambienti pubblici e nelle residenze. Uso di unità portatili di filtrazione dell’aria quando la ventilazione è sotto lo standard minimo richiesto. Interventi su ambienti chiusi e, in particolare scuole, università, uffici oltre alla diffusione d’informazioni sulla ventilazione degli ambienti chiusi che sono il luogo dove prioritariamente avviene il contagio.
Erasmo Venosi