Ue, D’Amato (Greens): “certificato verde per i viaggi non leda il diritto alla libera circolazione e la salute pubblica”
Senza se e senza ma l’intervento della deputata tarantina al Parlamento Europeo che continua: “Oggi la Commissione europea ha presentato una proposta per la creazione di un ‘certificato verde digitale’ che dovrebbe consentire a chi ne è in possesso di viaggiare all’interno dell’Ue senza restrizioni come test all’arrivo e quarantena.
Il certificato dovrebbe essere rilasciato a chi ha fatto uno dei vaccini validati dall’Ema, a chi è guarito dal Covid da non più di 5 mesi (dopo si torna a rischio), e a chi ha fatto un test PCR prima di partire. Bene, ma non benissimo.
Mi spiego: Come ho ribadito in un emendamento che ho presentato in una risoluzione del Parlamento su questo tema, un certificato di questo tipo non può e non deve ledere i diritti di chi non è vaccinato. La Commissione sembra seguire questa strada, specificando nel testo il diritto di tutti a viaggiare (chiaramente rispettando i protocolli di sicurezza). Mi auguro che tale orientamento venga mantenuto nei negoziati tra Commissione, Stati membri e Parlamento. Così come mi auguro che si tenga in considerazione anche un altro aspetto, sollevato dall’Ecdc (il centro Ue per il controllo delle malattie): a oggi, non vi è certezza scientifica sul fatto che chi è vaccinato non possa contrarre nuovamente la Covid o essere portatore sano del virus. Come per il caso AstraZeneca, qui non si tratta di essere pro-vax o no-vax. Ma di non piegare la scienza (e le misure Ue) agli interessi di pochissimi (Big Pharma), mettendo a rischio la vita di tantissimi”.
Lo dice la deputata del gruppo dei Greens/EFA al Parlamento europeo Rosa D’Amato.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania