A inizio anno si sono tenute le iscrizioni alle scuole superiori per moltissimi studenti che, precocemente, hanno dovuto scegliere fra licei, istituti tecnici e professionali.
La scelta della scuola superiore rappresenta una delle prime scelte rilevanti da affrontare durante il proprio cammino.
Questa può essere affrontata con la massima sicurezza, magari perché si apprezza o si è più portati per un determinato settore, oppure può incutere terrore per coloro che sono indecisi sul proprio futuro, lasciandosi dietro dubbi e perplessità sulla decisione presa.
Ecco, è qui che deve entrare in gioco l’orientamento: bisogna chiedere e acquisire quante più informazioni possibili per soddisfare le proprie curiosità, senza farsi condizionare da fattori esterni.
Le regioni potrebbero attivarsi per fornire servizi dedicati alle famiglie, così da permettere a genitori e figli di interfacciarsi con il mondo scolastico e, di conseguenza lavorativo, prima delle iscrizioni online, dunque ascoltare più voci possibili, ma scegliere in autonomia (genitori esclusi).
E’ importante aiutare i ragazzi nella loro scelta anche tramite l’integrazione di attività più pratiche che teoriche, con il fine di valutare le proprie abilità e le materie che preferiscono.
Ciò potrebbe contribuire all’abbassamento della percentuale di abbandono scolastico, fenomeno frequente nelle scuole di tutta Italia.
Lo rivela l’ultimo rapporto sul benessere equo e sostenibile dell’Istat[1] in cui l’abbandono scolastico precoce è in aumento rispetto al 2016: nel 2018, il 14,5% dei giovani tra 18 e 24 anni non ha conseguito il diploma di scuola superiore di secondo grado e non frequenta corsi di studio o formazione.
La procedura di iscrizione al prossimo anno scolastico (2021/2022) si è aperta lo scorso 4 gennaio e si è conclusa lunedì 25 gennaio alle 20.00 e le scelte spaziavano tra licei, istituti tecnici e professionali.
Secondo una circolare del Ministero dell’Istruzione del 26 gennaio 2021[2] i licei continuano ad essere scelti da oltre uno studente su due, mentre uno su tre sceglie un istituto tecnico e gli istituti professionali registrano un breve calo.
La scuola riveste un ruolo fondamentale nella carriera degli studenti, in quanto futuri lavoratori e, oltre a fornire le nozioni di base mediante le materie studiate durante l’orario scolastico, deve ridurre la distanza tra scuola e lavoro, il tutto tramite l’Alternanza scuola-lavoro[3] (attuale PCTO), in cui gli studenti prendono parte a stages, dove possono integrare le conoscenze acquisite durante il percorso scolastico con le competenze più pratiche, sviluppando un senso di responsabilità, favorendo una comunicazione intergenerazionale, promuovendo così una crescita reciproca.
[1] BES 2020: https://www.istat.it/it/archivio/254761
[2] Comunicato MIUR 26 gennaio 2021: https://www.miur.gov.it/web/guest/-/iscrizioni-i-primi-dati-il-57-8-degli-studenti-sceglie-i-licei-il-30-3-gli-istituti-tecnici-l-11-9-i-professionali
[3]Portale dell’Alternanza scuola-lavoro: https://www.istruzione.it/alternanza/
Enza Cappabianca