La leader di FdI annuncia emendamento al dl sostegni: non è la pace fiscale che volevamo.
Un sit in davanti a palazzo Chigi con tanto di maxi-lettera consegnata simbolicamente da Giorgia Meloni e dai parlamentari di Fdi al premier Mario Draghi per lanciare la proposta “se mi chiudi non mi chiedi”.
“La norma del dl sostegni sulle cartelle esattoriali è una presa in giro, un pannicello caldo” ha detto Giorgia Meloni annunciando degli emendamenti al decreto elaborati per chiedere che lo Stato non chieda i pagamenti delle cartelle esattoriali a tutte le attività a cui ha chiesto di restare chiuse in questi mesi di pandemia.
La maxi-busta con la scritta ‘avviso importante al governo’ contiene un altrettanto voluminoso cartello con le cifre dei costi economici della pandemia: 440.000 occupati in meno nel 2020, 300.000 imprese chiuse, 320 miliardi di “fatturato perso” da imprese e partite Iva.
Il decreto “è lontano anni luce dalla pace fiscale che avevamo chiesto, noi faremo emendamenti e chiediamo a Draghi di valutare con serenità le nostre proposte, non finiamo di devastare l’economia italiana”.
Fonte: AGI