Principale Ambiente & Salute Pulsano (Taranto) -Opposizione invia mozione contro impianto stoccaggio rifiuti pericolosi

Pulsano (Taranto) -Opposizione invia mozione contro impianto stoccaggio rifiuti pericolosi

Riceviamo e pubblichiamo mozione presentata dai consiglieri di opposizione del Comune di Pulsano, prima firmataria Paola Attrotto, e poi Emiliano D’Amato, Sergio Annese e Antonella Lippolis sull’impianto di rifiuti pericolosi di Pulsano, che andrà alla discussione dei lavori in sede di Consiglio Comunale di Pulsano il giorno 6 aprile 2021.

La mozione, come di prassi presentata al Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Pulsano e al Sindaco e al Consiglio comunale richiama gli ’art. 43 comma 3 del D. Lgs. 267/2000, art. 27 dello Statuto Comunale, e artt. 56 e ss. del Regolamento di Consiglio Comunale, per la deliberazione di atto di indirizzo volto ad esprimere richiesta alla Provincia di riesame dell’iter tendente al rilascio dell’autorizzazione di un impianto di rifiuti pericolosi nel Comune di Pulsano.

Premessa d’uopo fa riferimento a quanto, in data 01.02.2021, veniva pubblicato sul sito della Provincia di Taranto la determinazione n. 82 del 27/01/2021 avente oggetto provvedimento autorizzatorio unico regionale ex art. 27-bis del d.lgs. 152/06 smi – progetto di adeguamento impiantistico per attività di deposito preliminare, messa in riserva e recupero rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi dell’impianto esistente sito nella zona industriale p.i.p. del comune di pulsano (ta) – (foglio di mappa n. 2, p.lla n. 1181) proponente: progetto natura srl.


Ora, considerato che con tale impianto si intende costituire in un’area già esistente nella zona P.I.P del Comune di Pulsano: un’area di Deposito Preliminare per rifiuti contenenti amianto e un’area di Deposito Preliminare per R.C.A. pericolosi, caratterizzati dai in modo da razionalizzare la logistica della raccolta e del trasporto dei rifiuti verso i siti esterni di smaltimento finale;

un’area di messa in riserva senza attività di recupero in sito, di batterie al piombo e al nichel-cadmio e di rifiuti RAEE pericolosi e di messa in riserva di batterie alcaline in modo da razionalizzare la logistica della raccolta e del trasporto dei rifiuti verso i siti esterni di destinazione finale;

un’area di Deposito Preliminare di imballaggi pericolosi, pitture e vernici, tubi fluorescenti, filtri dell’olio in modo da razionalizzare la logistica della raccolta e del trasporto dei rifiuti verso i siti esterni di smaltimento finale;

un’area di Deposito Preliminare in cisternette (D15) per acidi, fanghi di lavorazione e concentrati acquosi pericolosi in modo da razionalizzare la logistica della raccolta e del trasporto dei rifiuti verso i siti esterni di smaltimento finale;

stoccaggio di rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi.

Considerato altresì che tale notizia ha destato profonda preoccupazione nella comunità pulsanese, in relazione sia al tipo di rifiuti che verrebbero depositati all’interno del sito sia in merito alla esigua distanza dell’impianto dal centro abitato. Tale impianto infatti è collocato in un lotto in prossimità del centro abitato di Pulsano: a circa 300 mt dalle prime case del centro abitato e dalle case sparse e meno di 900 mt da scuole ed asili presenti sul territorio comunale. Va peraltro considerato che la natura dei rifiuti trattati dall’impianto con la modifica richiesta risulta essere profondamente differente da quanto sinora effettuato, passando da rifiuti non pericolosi a rifiuti pericolosi; e ancora che la prevista attivazione dell’impianto suddetto ha suscitato il dissenso di alcune associazioni locali che sono intervenute nell’iter autorizzativo presentando osservazioni.

Dal momento che tale osservazioni che sinteticamente esprimono perplessità e preoccupazione per la salute dei cittadini e l’emissione/ dispersione di particelle pericolose nell’aria, con particolare riferimento ai territori limitrofi, considerato che inoltre negli immediati dintorni dell’area insistono terreni agricoli e un’Area agricola di pregio inclusa nel disciplinare di produzione del vino Primitivo di Manduria DOC.

Considerato che l’esercizio dell’impianto come previsto dal progetto comporterà un incremento del  traffico indotto sulle strade a servizio dell’impianto: infatti, Il numero stimato di mezzi in entrata/uscita dall’impianto durante la fase di gestione sarà complessivamente pari a 8.000 mezzi/anno pari a circa 26 mezzi/giorno,
Considerato che l’impianto insiste sull’area servita dalla SP109, unica via di collegamento con la parte settentrionale e quella occidentale della Provincia di Taranto nonché con i porti, gli aeroporti e le autostrade, che verrebbe gravata in misura insostenibile da un traffico veicolare di mezzi pesanti, criticità questa rilevata anche all’interno del parere del Comune di Pulsano;
Considerato che tale incremento provoca preoccupazione non solo in considerazione dell’aumentata emissione di inquinanti, ma anche in relazione alla penalizzazione dell’affluenza turistica, costituendo un fattore di sicura difficoltà per i turisti che intendessero raggiungere il nostro Comune e la nostra marina. A tal proposito giova ricordare che Pulsano, recentemente riconosciuta quale ‘Città ad economia prevalentemente turistica’ e che pertanto l’indirizzo politico-programmatico di sviluppo del territorio dovrebbe esser volto ad incrementare le attività peculiari del territorio e a valorizzare la vocazione turistica-agricola-artigianale del territorio stesso,

Considerato che tale condizione produrrebbe svantaggio all’economia locale e farebbe venir meno il principio di accessibilità dei mezzi conferitori senza aggravio al traffico locale previsto dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti.
Esaminato che, nel corso dell’iter e delle conferenze dei servizi, risulta acquisito agli atti il parere NON FAVOREVOLE del Dipartimento di Prevenzione della Asl Ta, motivato con la vicinanza dell’impianto al centro abitato e con il rischio definito ‘non accettabile” che potrebbe produrre sulla salute dei lavoratori e cittadini.
Vagliato che tale parere alimenta la preoccupazione nei confronti di tale impianto, e non può che ritenersi significativo ai fini della valutazione dell’impatto sulla salute,
Osservato che l’iter autorizzativo si è concluso favorevolmente nonostante tale allarmante parere,
Valutato inoltre che nel Verbale di Conferenza dei Servizi del 13.10.2020, in relazione alle argomentazioni della Asl Ta sulla distanza dal centro abitato, oltre alle controdeduzioni del proponente, viene riportato che “In ordine a tale valutazione, né il Comune di Pulsano né l’ARPA Puglia DAP Taranto hanno eccepito nulla”, lasciando dunque intendere che l’ente possa esprimersi in merito, rafforzando quanto espresso nel parere del Dipartimento di Prevenzione,
Ritenuto che l’ente comunale ed il Sindaco in quanto massima autorità sanitaria locale non possa non intervenire a favore di un chiarimento di tali aspetti e a tutela di tutti i cittadini di Pulsano,
I sottoscritti Consiglieri Comunali Paola Attrotto, Emiliano D’amato, Sergio Annese e Antonella Lippoilis,

INVITANO
Il Consiglio comunale a deliberare un atto di indirizzo politico-programmatico che impegni l’Ente ad approfondire i riscontri forniti dal Parere del Dipartimento di Prevenzione-ASL Ta, ad integrare il proprio parere assumendo tali riscontri in relazione a quanto non precedentemente eccepito in merito alla distanza esprimendosi non favorevolmente a tale localizzazione impiantistica, a promuovere un percorso di approfondimento e revisione dell’Iter autorizzativo, rinnovando, alla luce del diffuso dissenso della comunità pulsanese, il parere sfavorevole agli Enti competenti, con specifica richiesta alla Provincia di riesame dell’iter tendente al rilascio dell’autorizzazione.

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