Una notizia che rimbalza nella cronaca di queste ore, ne parlano molti giornali; se volete andare con la memoria al passato, un ricco dentista americano. sei anni fa, fu travolto dalle polemiche per aver ucciso Cecil il leone simbolo dello Zimbabwe.
Ora da giorni scorsi Zlatan Ibrahimovic è sotto i riflettori delle associazioni per la protezione degli animali di tutto il mondo. La ragione? I media svedesi affermano che il 39enne attaccante dell’AC Milan ha ucciso per divertimento un leone in Sud Africa nel 2011. Avete capito bene, sarebbe un fatto di dieci anni fa.
Ora non vorremmo trattare questa notizia rispetto a quanti possano pensare, quasi scandalizzandosi, che si dia troppo spazio al leone ucciso rispetto ad altri temi. Come se fosse una distrazione pericolosa da fatti ben più gravi che avvengono nel mondo in questo momento. Con lo stesso assioma che si potrebbe riservare a fatti banali e non importanti. Nulla di più sbagliato. Che mostra mancanza di empatia e chiusura di ogni discorso. Un atteggiamento – che starebbe bene nelle parole della difesa in un eventuale e ipotetico processo – che finisce quasi a voler assolvere il ricco giocatore, come ogni ricco uomo che disprezzi la natura. San Francesco nel Cantico delle Creature scriveva della Sorella Terra che ci sostenta e governa. Però un fatto accaduto dieci anni fa appare come un rovistare nell’armadio per trovare scheletri e questo ci sembra davvero esagerato.
È stato il tabloid svedese Expressen a sganciare la bomba lo scorso fine settimana. La rivista ha rivelato che Zlatan ha ucciso un leone dieci anni fa in Sud Africa. L’attaccante del Milan sarebbe stato autorizzato a macellare l’animale allevato in cattività grazie ad una licenza di caccia ottenuta un anno prima. E’ risaputo che in Sud Africa è legale e assai diffuso cacciare i leoni allevati appositamente in recinti. Questo fatto dovrebbe produrre una sorta di generale disappunto verso centinaia di assassini, ma il calciatore è colpito per il suo fatto di essere in vetrina, di definirsi un ‘leone’ feroce e forte in campo. Fino ad uccidere un animale indifeso? Questa l’accusa dei tifosi animalisti che non perdonano. (rdg)