Federconsumatori lo dice da mesi ormai: nonostante le ampie rassicurazioni, in Puglia la campagna vaccinale procede con un inaccettabile rallentamento, aggravato da una conduzione a dir poco opaca e confusa.
«È uno scandalo – ha commentalo Maria Antonietta Brigida, presidente Federconsumatori Taranto – che ha ormai valicato i confini nazionali, tanto che l’autorevole quotidiano britannico Financial Times ha citato, quale esempio negativo delle difficoltà della campagna vaccinale in Italia, proprio la Puglia, con il 98% delle persone tra i 70 e i 79 anni che ancora, alla fine della settimana, aspettavano la prima dose, così come quasi metà degli over 80».
In Puglia la situazione, tra ritardi, vie preferenziali e furbetti della fila appare fuori controllo. Questo chiama alla responsabilità il Governo e il Ministero della Salute, che devono prendere in mano la campagna importando una gestione e un coordinamento centrale, per porre fine alle disuguaglianze e alle intollerabili disparità che si sono generate a livello regionale in tale ambito.
«Basta con il “fai da te” – ha poi detto Maria Antonietta Brigida – basta con le disuguaglianze: la regia deve essere unica, adeguata, orientata a garantire l’accesso universale all’erogazione equa delle prestazioni sanitarie, in questo caso dei vaccini, in attuazione di quanto sancito dalla Costituzione Italiana. In tal senso, oltre a procurare adeguati rifornimenti ed a pretendere in ogni modo il rispetto degli accordi, è indispensabile definire delle linee omogenee per la somministrazione dei vaccini: partendo da ultrasettantenni e persone fragili, procedendo per fasce d’età e adottando criteri più stringenti per la vaccinazione delle categorie particolarmente esposte».
La Federconsumatori ritiene che abbia ragione il Premier Draghi quando si appella al buon senso e alla coscienza dei cittadini, che senza dubbio sono in prima linea nel dover fare la loro parte, ma è opportuno, visti i ripetuti abusi, anche predisporre linee guida più precise e selettive.
La presidente Maria Antonietta Brigida conclude auspicando «uno stretto coordinamento a livello nazionale, necessario anche alla luce dei dati allarmanti sulla rinuncia alle cure e sulla denuncia di carenza assistenza e prestazioni da parte di malati cronici, malati oncologici e pazienti che hanno urgente di cure tempestive, spesso obbligati a rivolgersi al privato».