Si parte con tre scuole medie a Lecce, Brindisi e Taranto. Progetto selezionato da ActionAid e vincitore del fondo “Youth-Led” utile a sostenere iniziative di risposta all’emergenza Covid-19
MABASTA, Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti, è tra le 15 realtà vincitrici del fondo Youth-Led, selezionate da ActionAid a dicembre 2020 per sostenere iniziative di risposta all’emergenza Covid-19 guidate da giovani. Il progetto finanziato da ActionAid “Mabasta Bullismo nelle scuole!” prevede il coinvolgimento e la partecipazione di tre scuole medie nelle tre province di Lecce, Brindisi e Taranto, sensibili al tema della prevenzione e contrasto ad ogni forma di bullismo e cyberbullismo. Alle tre scuole saranno forniti gratuitamente tutti i materiali relativi all’ormai conosciuto e testato “Modello Mabasta”.
I giovani animatori di Mabasta, studenti 15enni della classe 2°A dell’Ist. “Galilei-Costa” di Lecce, guidati dal team leader 19enne Mirko Cazzato, hanno scelto le prime tre scuole in cui portare il protocollo di azioni del “Modello Mabasta” e sono l’Istituto Comprensivo “T. Sarti” di Campi Salentina, con la collaborazione della dirigente Anna Maria Monti e la referente Lorena Dotti, l’Istituto Comprensivo “Centro 1” di Brindisi, con la collaborazione della dirigente Maria Luisa De Benedetto e la referente Claudia Massagli e l’Istituto Comprensivo “G. Salvemini” di Lama, Taranto, con la collaborazione della dirigente Margherita Panico e la docente Annamaria Roberti.
Oggi ha avuto inizio la consegna dei materiali e l’illustrazione delle semplici e innovative (ma anche divertenti) modalità con cui il Modello Mabasta può essere applicato nelle classi delle scuole.
Ricordiamo che le caratteristiche principali che contraddistinguono le azioni di Mabasta (e pertanto anche del loro “Modello”), sono l’originalità e, soprattutto, quella di vedere protagonisti quasi esclusivamente i ragazzi stessi. Infatti sono loro che scelgono tra i loro insegnanti chi sarà il “Maba_Prof” (ossia il docente di classe a cui gli studenti possono rivolgersi in caso di bisogno), eleggono il “Bulliziotto” e la “Bulliziotta” di classe (con il compito di tenere occhi e orecchie aperte), appendono in classe il “Maba_Poster” (su cui annotare tutti i progressi), compilano il “Maba_Test” (semplice questionario anonimo per rilevare conoscenze e status quo), scelgono dove installare la “BulliBox” (la cassetta in metallo in cui chiunque può “imbucare” segnalazioni, anche anonime), conoscono e possono utilizzare la “Maba_DAD” (una sorta di BulliBox online, virtuale, attraverso la quale si possono effettuare segnalazioni da smartphone, tablet e pc) e, infine, richiedono la locandina di “Classe Debullizzata” una volta accertata la totale assenza di ogni forma o atto di bullismo e cyberbullismo. A completare il corredo dei materiali vi è anche un colorato pannello roll-up che la scuola può orgogliosamente esporre come simbolo di adesione al “Modello Mabasta” ideato dai giovanissimi studenti salentini.
Su quest’ultimo è riportato anche il logo di “1000 a 0 – Sport Vince Bullismo Perde”, il grande progetto che vede tutto il mondo dello sport italiano al fianco dei ragazzi di Mabasta nella loro importa