Riceviamo e pubblichiamo – In questi giorni l’amministrazione comunale presentando il sito “Taranto Capitale di Mare”, quale portale pubblico per la promozione turistica della città, ha annunciato di aver avviato percorsi di progettazione strutturati che, attraverso questo sito, faranno si che Taranto possa essere in primo piano sul panorama nazionale delle città turistiche.
E’ certo che, nel terzo millennio, la promozione in rete è uno strumento basilare per proporsi e competere in un settore come quello turistico influenzato anch’esso dalla globalizzazione. A riguardo spero vivamente che la nostra città affronti tale sfida con ambizione e, soprattutto, con professionalità vista la concorrenza con la quale ci confronteremo essendo l’Italia il primo paese al mondo per numero di siti, ben 55, riconosciuti patrimonio mondiale dell’Unesco. E’ altrettanto vero che il nostro territorio in tale settore ha innanzi a se infinite opportunità di crescita, in quanto le peculiari potenzialità turistiche sono ancora inespresse o non sfruttate adeguatamente.
Per queste ragioni un piano strategico per il turismo non può prescindere dalla realizzazione, valorizzazione e potenziamento delle infrastrutture che, fino ad oggi, hanno rappresentato un enorme freno per lo sviluppo del territorio ionico. Per attrarre i turisti occorre prima occuparsi del loro viaggio e soddisfare richieste di mobilità sempre più esigenti che il più delle volte determinano la meta che il viaggiatore decide di visitare. Per questo, le infrastrutture utilizzabili per raggiungere un sito incidono in pieno nell’offerta turistica che viene promossa. Ogni sforzo non risulterà sufficiente in assenza di un piano per le infrastrutture, in quanto non bastano la vocazione turistica e la promozione in rete per far diventare una città metà turistica se l’autostrada non la raggiunge, se è penalizzata nei trasporti ferroviari e se è lasciato chiuso un aeroporto che ha tutte le carte in regola per funzionare alla grande e per essere addirittura potenziato.
Soprattutto, è incomprensibile che si parli di turismo a Taranto facendo finta che l’aeroporto non esista. E’ quanto mai necessario, invece, unire tutte le forze del territorio, di maggioranza e di minoranza, per una concreta battaglia territoriale per l’apertura dello scalo tarantino ai voli passeggeri; nascerebbero posti di lavoro, ne avrebbero beneficio le imprese locali e volerebbe anche il settore turistico dell’intera provincia. E’ una sfida a cui non possiamo sottrarci ora che vi è uno strumento, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che, tra i suoi obiettivi primari, ha la riduzione dei divari infrastrutturali e il rilancio dei settori economici con particolare riferimento alle aree del mezzogiorno.
Giampaolo Vietri – Capogruppo Fratelli d’Italia al Comune di Taranto e Consigliere Provinciale