Sono 1.494.887 le dosi di vaccino anticovid somministrate sino ad oggi in Puglia (dato aggiornato alle ore 17.30). “L’ordinanza del ministro Speranza che inserisce la Puglia nella “zona gialla” da lunedì 10 maggio non è un invito al “liberi tutti”.
Lo dichiara l’assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco.
“Dovremo continuare a mantenere tutte le cautele, evitando gli assembramenti che in ogni caso restano vietati, igienizzando le mani, usando le mascherine e mantenendo la distanza in ogni luogo, aperto o chiuso che sia. La circolazione del virus resta alta e la pressione sulle strutture sanitarie è ancora pesante.
Non dobbiamo sprecare l’opportunità di tornare al più presto alla normalità, grazie anche alla campagna vaccinale e all’avvicinarsi della stagione estiva.
Diversamente ci sarebbe un brusco risveglio, con l’inevitabile ritorno alle restrizioni”.
Fa ben sperare la curva che ha preso l’epidemia col calo progressivo di ricoveri in ospedale e in terapia intensiva. I dati Covid parlano di 16.381 ricoverati in ospedale e 2.253 in terapia intensiva. Un trend lento ma costante che ci fa sperare che a fine giugno – se si mantiene questo ritmo – il covid scompaia dal sistema sanitario. Per trovare lo stesso numero di ricoverati in corsia, dobbiamo andare al 5 maggio 2020, ma in quella data i ricoverati in terapia intensiva erano 1.427. Segno che questa seconda ondata è stata più aggressiva. Per avere lo stesso dato di presenze in terapia intensiva oggi dobbiamo andare al 23 aprile 2020 quando però i ricoverati in corsia erano 22.871. Come si può vedere sono ancora dati da lockdown. Non c’è da esultare.
Si determina, con l’avvento della bella stagione, quello che accadde l’estate scorsa. Con una differenza: a luglio notammo che la curva in discesa si fermò e per lungo tempo restò bloccata per poi cominciare a risalire verso la seconda ondata. Stavolta la situazione vede un aumento delle vaccinazioni e tutto dovrà necessariamente variare seguendo iter diversi. Manteniamo comportamenti adeguati, soprattutto per evitare che varianti ignote vanifichino la sanificazione in atto con i vaccini. (rdg)