Settimana intensa per i rossoblù, che stanno lavorando sodo per essere tirati a lucido in vista dei playoff: “Anche Tato Bruno oramai è in pari condizione con gli altri”
Una domenica senza pallacanestro, festeggiando San Cataldo in attesa di “sparare” i fuochi d’artificio a cominciare dal 16 di maggio in occasione della gara 1a dei quarti di finale playoff. Così il CJ Basket Taranto che si “gode” il meritato riposo concesso dal calendario della Serie B per recuperare i match non disputati in regular season causa covid. Da questi uscirà il nome dell’avversario dei rossoblù in post season. Intanto la squadra agli ordini di coach Olive ha lavorato e sta lavorando alacremente in questi giorni per ritrovare smalto e condizione al top in visto del tour de force dei playoff che potrebbero prevedere anche 4 partite in una settimana, 5 in 10 giorni.
Importante quindi il lavoro di queste due settimane di “fermo”. Importante il lavoro di Giuseppe Diciolla il preparatore atletico che mette quotidianamente “sotto torchio” Stanic e compagni.
Come sta la squadra in generale e come sta soprattutto Tato Bruno che è reduce da un infortunio, rientrato da tre partite, alla ricerca della condizione migliore?
La squadra è stata per tutto il campionato un vero e proprio caterpillar, che ha sempre spinto al massimo. Non si sono mai risparmiati dal primo all’ultimo minuto a prescindere il ruolo e l’esperienza, hanno difeso i colori di Taranto in modo molto combattivo. Normalissimo alla fine di questa regular season che la stanchezza fisica si sia presentata, ma questi giorni di stop del campionato ci hanno permesso di recuperare e ricominciare a lavorare per questa nuova avventura che partirà dal 16 di questo mese. Tato ha recuperato al pieno fisicamente da vero professionista, anche grazie al lavoro del nostro staff medico, dal dottor Petrocelli al dottor Ciliberto, seguito poi dal nostro fisioterapista Scatigna, si è subito dato anima e corpo per rimettersi a pari dei suoi compagni.
Entrando più nello specifico che lavoro hanno fatto i ragazzi?
Su quindici giorni abbiamo 4 giorni di lavoro con i sovraccarichi che richiedono da parte del preparatore un minimo di attenzione sugli esercizi da proporre. Io ho proposto come primo giorno lavoro di richiamo alla forza resistente con lavori minori da eseguire sul parquet in biset combinati i due martedì a inizio settimana invece un lavoro di forza esplosiva per il giovedì di entrambe che precedono la prima gara. Quando proponiamo gli esercizi dobbiamo valutare molto bene chi abbiamo di fronte e di quanto tempo di recupero ho bisogno, avere anche il coraggio come preparatore fisico di non inserire alcuni esercizi che invece di migliorare il nostra atleta lo possono danneggiare ancora di più. Un lungo con una mobilità ridotta lombo-sacrale cercherò soluzioni alternative a quelle di mettergli un bilanciere sulla spalle. Poi altro fattore importante e inserire esercizi funzionali per il basket nella scheda in modo da adattare tutto il lavoro fatto per il fine comune che è giocare a Basket. Il pomeriggio si tornerà sul parquet dove il ci sarà lavoro di piedi, reattività, rapidità, e cambi direzione e verso di marcia, che andranno a completare la performance dell’atleta.
Nelle ultime gare la squadra ha avuto sempre un calo dopo l’intervallo, vi siete soffermati con lo staff tecnico su questo aspetto?
Ci sono tantissimi fattori che influenzano un partita di basket, il nostro compito è trovare il problema e risolverlo insieme ai ragazzi. Sicuramente la stanchezza gioca il suo ruolo. Si lavora di squadra e singolarmente per portarli sempre al top, anche se in modo differente. Sbagliare ci permette di aumentare l’esperienza e di essere più preparati alla gara successiva, e ci ricorda che bisogna essere sempre vigili e mai abbassare la guardia.