Principale Politica Diritti & Lavoro Giornata contro l’omofobia, bandiere arcobaleno in tutta Italia

Giornata contro l’omofobia, bandiere arcobaleno in tutta Italia

Giornata internazionale contro l’omofobia si celebra in tutt’Italia con molte iniziative caratterizzate dalla  volontà di combattere la violenza e la discriminazione di genere. 

Bandiere e panchine arcobaleno, illuminazione, manifestazioni, sit-in, eventi

Liguria

Panchine arcobaleno inaugurate a Genova e a Lavagna ma con polemica. La prima si trova in piazza Palermo, nel municipio Medio Levante, guidato dal centrodestra, mentre l’altra è ubicata in piazza della Libertà, davanti al Comune di Lavagna.

“Una panchina è solo una panchina, un gesto simbolico che assume significati differenti a seconda del contesto e degli obiettivi – sottolinea su facebook il Coordinamento Liguria Rainbow – vedere il Municipio Medio Levante rifarsi il trucco per apparire gay-friendly ci indigna.

A queste destre illiberali e autoritarie è stato dato un pretesto per dirsi non omolesbobitransfobiche, mentre in Parlamento la strada per l’approvazione del ddl Zan è ancora lunga, in salita e piena di ostacoli, costruiti ad arte proprio dai partiti che reggono la maggioranza del sindaco di Genova, Marco Bucci, e del presidente del Municipio Medio Levante, Francesco Vesco”.

Per il Coordinamento, in questo caso si tratta di “pink washing” e “rainbow washing” del Municipio. Secondo Liguria Rainbow, queste panchine “possono essere un segno permanente in luoghi dove si pratica la difficile strada per i diritti e il rispetto di tutte e tutti, dove lo stesso si può inciampare ma c’è una collettività attenta a discuterne”.

Per questo, diverso è stato l’approccio del Coordinamento nei confronti di un’altra panchina arcobaleno inaugurata nelle scorse ore ai Giardini Luzzati: “Si tratta di uno spazio che vede ormai permanenti le nostre bandiere arcobaleno, luogo accogliente del Liguria Pride Village e di tante iniziative friendly”.

Sardegna

A Cagliari le associazioni e i movimenti per i diritti civili celebrano stasera la Giornata internazionale contro l’Omofobia, la bifobia e la transfobia con l’evento di piazza ‘Frocie alla Riscossa’.

La scelta del nome per la manifestazione, che si terrà alle 18 al Bastione Saint Remy, è una provocazione, una risposta pubblica al quotidiano ‘Libero’ che in prima pagina aveva titolato ‘Omosessuali alla riscossa’. “Abbiamo deciso di autonominarci frocie negli anni ’70 e oggi siamo alla riscossa per rivendicare totalmente i nostri diritti”, spiegano le promotrici del sit-in, sostenuto da una trentina di sigle, fra le quali il movimento ‘Pride-Frocie alla Riscossa’, Giulia Giornaliste Sardegna, Fridays for Future Cagliari, ‘Non una di meno’, ‘6000 Sardine Sardegna’, gruppi universitari e partiti del centrosinistra.

“Questo è soltanto il primo atto. Scenderemo in piazza per dare il pieno sostegno al disegno di legge Zan e per dar voce a tutte quelle realtà che ancora oggi subiscono discriminazioni e oppressioni a causa dell’orientamento sessuale, dell’identità di genere, del genere di appartenenza, della propria etnia o disabilita'”.

Veneto

Il comune veneziano di Chioggia in occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia ha lanciato il video “Vivere a colori”.

Si tratta di un’iniziativa lanciata sui principali social media da un’idea di Gianluca Frezzato (direttore artistico), Nicola Nicchetto (regista) e Samuele Barbetta (ballerino concorrente del cast 2021 della trasmissione “Amici di Maria De Filippi”). “Quando sei costretto a portare una maschera, ti senti solo e ti chiedi se sia giusto continuare a recitare, mentendo a chi ti ama.

A volte lo fai per proteggere le persone che ti stanno attorno, a volte perché hai solo paura – hanno spiegato Nicola Nicchetto e Gianluca Frezzato – solo la speranza può darti la forza di ascoltare il tuo vero io, per andare avanti e trovare una via d’uscita, che ti faccia abbattere il muro che ti sei costruito nel tuo mondo fatto di false verità.

Quando finalmente decidi di parlare e abbatti quel muro, il mondo che ti sei costruito sparisce e inizi a vivere a colori.

Il grigiore che ti portavi addosso sparisce e una nuova vita fatta di emozioni e di persone che ti amano per quello che sei sono lì ad aspettarti, per vivere davvero assieme a te”.

Il video è visibile nella pagina Facebook del Comune di Chioggia. La giunta comunale ha aderito anche quest’anno alla rete RE.A.DY , Rete Nazionale delle Regione e degli Enti locali per prevenire e superare l’omotransfobia che oggi (dalle 12 città aderenti del 2016) 210 partner.

Toscana

Dopo l’iniziativa di sabato che ha raccolto migliaia di partecipanti, la comunità arcobaleno toscana, in occasione della giornata mondiale contro l’Omofobia, scende nuovamente in piazza per lanciare un segnale alla politica e rivendicare maggiori diritti.

I manifestanti si riuniscono alle 19 per un incontro con letture e canti. “Pretendiamo che il ddl Zan venga immediatamente calendarizzata e approvato in Senato – rivendicano le sigle organizzatrici Giovani Democratici Toscana, Arcigay Firenze Altre Sponde, L. E. D. Arcigay Livorno, Agedo Toscana, Ireos e Choreos – senza ulteriori modifiche e senza altri passi indietro, come successo già anni fa con la legge Cirinnà sulle unioni civili”.

Anche il Comune di Firenze porterà il suo sostegno patrocinando molti eventi, dal titolo collettivo ‘Diritti di essere’, in varie sedi delle città.

L’omofobia non è un’opinione, è violenza e discriminazione – commenta il sindaco Dario Nardella – Non un passo indietro, approvare subito il Ddl Zan. Nel suo discorso Mattarella parla di ‘rifiuto assoluto di ogni forma di discriminazione e centralità del principio di uguaglianza’. Un messaggio chiaro e efficace che deve guidare tutti noi ogni giorno”.

Tra le iniziative organizzate dal Comune c’è l’inaugurazione di cinque panchine arcobaleno nei quartieri aderenti, dibattiti e incontri dedicati alla lotta contro l’Omofobia, eventi online contro la violenza e il bullismo.

Questa mattina inoltre è stata esposta una bandiera arcobaleno a palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana di Firenze, che ha rinnovato l’adesione a Re.a.dy, la Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale.

Nel sito web della Metrocittà si può trovare anche il ‘kit contro il bullismo omofobico’ realizzato da Ireos, destinato a istruttori sportivi e insegnanti delle scuole.

Piemonte

Anche Torino dice no all’odio. Il Comune, con la Rete Ready (Rete Nazionale delle Regioni e degli Enti locali per prevenire e superare l’omotransfobia) aderisce alla Giornata Internazionale contro Omofobia, lesbofobia, transfobia e bifobia, con la campagna dal duplice claim.

Due i canali con cui si articola la campagna, uno fisico con l’affissione di cartelloni e poster e l’altro digitale, attraverso la condivisione social di materiali a cui possono partecipare anche i cittadini.

L’immagine scelta dal capoluogo piemontese è il murale realizzato nell’ambito del progetto B. ART dell’artista Millo (Camillo Giorgino), riprodotta su 400 manifesti affissi su tutto il territorio cittadino, sulle locandine poste nei punti informativi delle Circoscrizioni amministrative, e attraverso i social della Città. Sull’immagine, la scritta “Qui non c’è posto per parole d’odio“.

“Le parole d’odio – commenta Marco Alessandro Giusta, assessore comunale ai Diritti – pesano nella vita di tante persone, come catene che le tengono legate senza dar loro la possibilità di esprimersi, di essere se stesse, di contribuire alla vita sociale, culturale ed economica della nostra società.

Non è più tempo di sorridere, di far finta di niente: le parole umiliano, giustificano la violenza, talvolta uccidono”.

Emilia Romagna

A Bologna la facciata di Palazzo Re Enzo è stata illuminata nella notte con i colori dell’arcobaleno. E una bandiera con le stesse tonalità, simbolo della comunità Lgbt, è esposta da questa mattina sul balcone dello stesso palazzo sede del Comune di Bologna.

Con questa iniziativa l’amministrazione del capoluogo emiliano aderisce alla giornata internazionale contro l’Omofobia. Come partner della Rete Ready – la Rete italiana delle Regioni, Province autonome ed enti locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere – il Comune di Bologna partecipa alla campagna delle città contro la discriminazione: “Io non uso parole d’odio e tu?” e “Qui non c’è posto per le parole d’odio”.

Attraverso questa iniziativa, si spiega in una nota, le amministrazioni pubbliche aderenti alla rete vogliono quindi lanciare un messaggio chiaro: i discorsi d’odio alimentano e giustificano fenomeni di violenza e vanno quindi contrastati.

La campagna prevede la condivisione social di materiali a cui potranno partecipare anche i cittadini con una cornice per le foto profilo su Facebook

Lombardia

Questa sera la Villa Reale di Monza sarà illuminata con i colori dell’arcobaleno, in occasione della Giornata mondiale contro l’Omofobia. A deciderlo è stato all’unanimità il Consiglio comunale lo scorso febbraio, con un’apposita delibera. “L’Omofobia – aveva affermato il sindaco Dario Allevi – è figlia dell’ignoranza: va combattuta con l’educazione e pene più severe. E’ una questione di diritti che riguarda tutti noi”.

All’Ospedale Niguarda di Milano invece è da segnalare l’iniziativa dell’Associazione Amici della Neonatologia, che ha donato ai bimbi ricoverati nella terapia intensiva delle cuffie arcobaleno lavorate a mano dall’Associazione Cuore di maglia.

A Varese, viene inaugurata dal sindaco Davide Galimberti una panchina arcobaleno all’interno dei Giardini Estensi, con una targhetta con la scritta “Varese dice no all’Omofobia, alla bifobia e alla transfobia”.

“Qualsiasi tipo di discriminazione va sempre condannata – dichiara il sindaco di Varese Davide Galimberti – in nome dei principi di uguaglianza e nel pieno sviluppo dei diritti umani.

Una società libera deve essere in grado di garantire lo sviluppo degli individui, anche nelle relazioni interpersonali e affettive. Con questa panchina Varese lancia un segnale per contrastare ogni forma di pregiudizio, nel rispetto dell’identità di ogni individuo (agi)

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