Il WWF Italia accoglie con soddisfazione ma anche con amarezza la notizia della sentenza che conclude in primo grado il processo per “disastro ambientale” all’ex Ilva di Taranto.
Le pesanti condanne e, ancora di più, la confisca di alcuni degli impianti più inquinanti dell’acciaieria, una volta la più grande in Europa, rappresentano senza dubbio un fatto storico.
In questo momento un pensiero dell’associazione va a tutte le famiglie e le persone che hanno sofferto a causa dell’inquinamento.
La sentenza di oggi rappresenta anche un attestato di verità nei confronti di analisi e studi scientifici che dimostravano in modo inequivocabile gli impatti dell’ILVA sull’ambiente e la salute umana
Studi che si sono voluti sminuire se non nascondere e che se considerati per tempo avrebbero salvato vite umane
Anticipando un processo di ristrutturazione ambientale a cui si arrivati troppo tardi ed in modo ancora incompleto.
Anche il riconoscimento del ruolo della “società civile”, cittadini, lavoratori, associazioni è un fatto importante.
Tra queste il WWF Italia che da almeno due decenni ha seguito le vicende dell’Ilva con denunce, ricorsi, e la costituzione di parte civile
Su questo aspetto s’è stata grande dedizione, competenza e passione dall’avv. Francesco Di Lauro, con la collaborazione dei tanti attivisti del WWF Puglia.
Ma esprimiamo anche tanta amarezza perché ancora una volta la Magistratura ha dovuto supplire alle gravi carenze del sistema industriale italiano e anche della politica.
E ancora una volta a pagare pesantemente, anche con la salute e la vita, per i troppi ritardi son stati i cittadini e l’ambiente.
Ci auguriamo che questa sentenza sia solamente l’inizio di una nuova era, che avvii un vero e rapido risanamento.