Patrick De Luca in un travolgente latin pop che invita all’auto accettazione ed al miglioramento personale per costruire una società più coesa.
Speranza ed energia si intrecciano su un latin pop che avvolge un testo incisivo, diretto ed autentico, ricco di significati e messaggi importanti, che anche attraverso l’utilizzo di metafore e locuzioni comuni, facenti parte del linguaggio e dell’immaginario collettivo, fa centro con semplicità e chiarezza, come solo i migliori autori sanno fare.
Attuare un cambiamento personale è la chiave che apre lo scrigno di un’evoluzione comune, l’unica che può portare ad una società sempre più coesa, compatta – «tu stringimi le mani come fossimo fratelli» -, in cui ciascun individuo può realmente sentirsi libero di esprimere se stesso, senza il timore di giudizi, pregiudizi e discriminazioni contro di sé o contro i propri cari – «voglio vedere un figlio avvolto nell’accettazione» -.
I condizionamenti esterni, ambientali e familiari, ci portano a compiere scelte prestabilite, spesso involontarie, automatismi frutto del contesto e del tessuto sociale in cui siamo inseriti. Per trovare il nostro percorso, il nostro posto nel mondo, Patrick De Luca ci invita ad un viaggio introspettivo che non ha scadenze né orari, ma come unica meta, come traguardo, la scoperta di noi stessi, delle nostre attitudini, delle nostre peculiarità.
Sono le differenze a renderci unici; pregi e difetti ci donano un’identità personale.
Un’originalità che non va intesa come sinonimo di individualismo, bensì come caratteristica che avvalora ed impreziosisce un universo in cui ciascuno di noi è parte centrale ed imprescindibile.
Perché la vittoria non si ottiene gareggiando e diventando migliori di altri, ma analizzando se stessi per dar vita, ogni giorno, alla versione migliore di sé,
«inebriati dalla gioia di essere diversi, lontani da chiunque cerca facili consensi».
Ascolta su Spotify.
“In questa notte buia” è un pezzo attualissimo ma senza tempo.
Un brano che parla al singolo per abbracciare una comunità di persone che non teme le differenze, ma le sostiene come valore individuale da cui partire per costruire una società libera e solidale.
Biografia.
Patrick De Luca è un cantautore italiano classe 1993.
Si laurea in fisiopatologia cardiocircolatoria all’Università di Verona, senza mai abbandonare la passione per la musica, che l’ha sempre accompagnato.
Mentre portava avanti i suoi studi accademici, infatti, dedicava il tempo libero al volontariato in Arena, avendo così la possibilità di assistere ai concerti dei più grandi artisti italiani ed internazionali.
Accoglie nel suo cuore e nella sua anima tutto ciò che ascolta ed è così che quelle melodie e quei testi che sin da bambino scorrevano leggere e fluide nella sua mente, iniziano a prendere forma ed a confluire, come piccoli tasselli di un grande puzzle, nella sua musica.
Decide così di studiare chitarra, prima da autodidatta e, successivamente, con il Maestro Juri Pin, chitarrista della Kyra’s band.
Nel Settembre del 2015 si iscrive all’Accademia delle Arti “Born To Play”, all’interno della quale segue corsi e lezioni di Canto, a cui seguono quelli tenuti dalla cantautrice Anastasia Brugnoli.
Giorno dopo giorno, il suo desiderio di apprendere lo porta a farsi conoscere nella meravigliosa città veneta, che lo ospita per svariate performance live.
Nel 2016, giunge alla seconda fase del Tour Music Fest grazie ad una masterclass per cantautori svoltasi al prestigiosissimo C.E.T. di Mogol, da cui ottiene ottimi feedback.
Oltre al grandissimo paroliere, produttore e scrittore meneghino, Patrick ha anche la possibilità, grazie al suo talento, alla sua determinazione ed alla sua dedizione alla musica, di conoscere Grazia Di Michele, attraverso uno stage formativo che gli consente di esibirsi in concerto.
Tra le sue collaborazioni, Joel Ainoo – tastierista ed arrangiatore dei Soul System -, con cui ha lavorato al suo primo singolo, “Es mas grande”.
La sua vena artistica, espressa in una vocalità delicata, ma al tempo stesso in grado di esprimere ogni sfumatura dell’animo umano, viene notata da Pako Music Records (sublabel di Visory Records/Thaurus)
Nel 2021 Patrick firma con loro il suo primo contratto discografico, pubblicando, due mesi più in là, “Voglio dirti qualcosa”, un brano, prodotto da Alberto Rapetti, sentimentale e freschissimo, che ci ricorda l’importanza dei piccoli gesti e delle piccole attenzioni; quelle piccole cose per cui, ogni esistenza, merita più che mai di essere vissuta.