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Vacanze italiane

Questa estate è iniziata con il bagno nella fontana di Piazza Colonna di una bella ragazza di 22 anni. Ha fatto notizia e scalpore. Non è dato sapere se l’ha fatto per esibizionismo o perché il caldo le ha dato la testa. Non scandalizzatevi perché il decoro è già stato perso da tempo in questo Paese.

Il comune senso del pudore non esiste più, purtroppo o per fortuna. Allo stesso tempo i politici con risse e litigi hanno dato spettacolo peggiore per anni.

Abbiamo vissuto anni di instabilità politica quando lo Stato aveva bisogno dell’opposto. Una cosa è certa e parlo in linea di massima: i grandi signori della politica sono morti da tempo.

Comunque è un estate caratterizzata dalla movida, dai monopattini-pirata, dai tormentoni canori, dagli Europei, dall’aumento dell’energia elettrica a causa di condizionatori e ventilatori, dal calciomercato e le sue bufale, dalle grane presenti in ogni partito, dalla paura e l’incertezza per la variante Delta, dalla solita prassi di andare al mare, dagli amori per i più giovani, dall’afa e dal caldo torrenziale.

Ma cosa succederà ora che il Coronavirus sembra quasi sconfitto? Probabilmente tutto continuerà come prima.

Ritorneremo quelli di un tempo. Ritorneremo a spendere e spandere come nella mitica canzone di Rino Gaetano. Ma ora vorrei fare due considerazioni di carattere generale a riguardo. L’unica cosa certa è che l’italiano vive sempre al di sopra delle sue possibilità economiche.

Anche in momenti di recessione certi pseudo-bisogni devono essere soddisfatti. Gli italiani sono un popolo di consumisti, anche se in questi ultimi anni si sono impoveriti.

Secondo gli esperti non esiste più il ceto medio. Esiste piuttosto una classe di massa più allargata e più povera rispetto al ceto medio di una volta. La scomparsa del ceto medio non è solo un fatto puramente ideologico, dovuto alla caduta del muro di Berlino nel 1989. Non è dovuta esclusivamente alla mancanza di codici e di simboli, in cui questa classe sociale un tempo si identificava.

Saranno quindi contenti quegli intellettuali, che trovavano la loro ragion d’essere nell’antiborghesismo. La scomparsa del ceto medio è stata determinata dalla crisi produttiva, in cui versa questo Paese da diversi anni. La scomparsa della borghesia è dovuta anche alla globalizzazione ed alle aziende non interessa minimanente che sia scomparsa una piccola fetta di consumatori medioborghesi a livello nazionale perché questi saranno ampiamente rimpiazzati dai consumatori degli altri mercati stranieri.

I giovani, nonostante spesso siano laureati, trovano lavori part-time e lavori precari. I commercianti non navigano in acque tranquille. Diversi di loro non riescono a pagare l’affitto, mandano indietro le ricevute, non riescono a pagare i contributi per la pensione.

Gli artigiani sono in crisi. Diversi settori industriali sono in crisi. Ma anche nei momenti di crisi più nera l’italiano viene assalito dalla voglia irrefrenabile di consumismo. Spendere fino a sperperare i propri soldi non è più un peccato come ai tempi di Dante, che i prodighi che “burlavano” li metteva all’inferno.

Oggi consumare è un imperativo. Sono aumentate a dismisura le persone, che soffrono di shopping compulsivo. Dopo la vaccinazione di massa, la vittoria probabile sul Coronavirus nella nostra nazione niente sarà più attuale del motto di Sardanapalo: “mangiamo, beviamo, godiamo”.

Sicuramente una delle passioni degli italiani è la macchina.

Piuttosto l’italiano vive in una stamberga, ma deve avere una macchina di lusso con tanto di accessori, anche a costo di fare un mutuo, che neanche i pronipoti riusciranno ad estinguere. Altro aspetto rilevante è la vacanza. Finito il coprifuoco, dopo lo stop dell’obbligo della mascherina, finite le restrizioni di un tempo tutti si daranno alla pazza gioia. Tutti vorranno divertirsi a più non posso. Vorranno una vacanza da sogno dopo mesi di duro lavoro. Sempre più italiani non fanno la vacanza di un mese nella solita località turistica in Italia.

Sarebbe scontato, poi è sempre più raro trovare un mare pulito, in cui non proliferino alghe e meduse. Intendiamoci: qualche giorno sulle coste italiche lo passano ancora oggi, ma non traggano in inganno le code nelle autostrade, che sono costituite nella stragrande maggioranza dei casi da pendolari.

Apparentemente il popolo italiano è diviso in due: chi può permettersi le vacanze d’agosto e chi no. Però non è detto che chi non fa le vacanze ad agosto non le abbia già fatte nel corso dell’anno. Coloro che non fanno le vacanze ad agosto se ne vergognano.

Fanno la spesa per una settimana, chiudono serrande e finestre e si arroccano in casa, cercando di non fare troppo rumore per non farsi sentire dai vicini. Poi c’è l’altra metà, che fa le vacanze e che non bada a spese. Sempre più italiani non fanno più la villeggiatura, ma si rivolgono all’agenzia di viaggi per fare una vacanza all’estero, spesso esotica. Si è disposti a chiedere prestiti per frequentare un villaggio turistico con animatori che fanno cabaret e spettacolini. Anche coloro che nel boom economico si sono fatti la seconda casa al mare non fanno eccezione.

Per avere qualcosa da raccontare ai vicini, ai colleghi, agli amici e ai parenti oramai bisogna farsi la settimana bianca e i viaggi all’estero, altrimenti si potrebbe rimanere a corto di argomenti e non si potrebbe stupire con disavventure mozzafiato il prossimo.

Tondelli aveva argutamente osservato questi riti di massa e aveva concluso che la vacanza in questa nostra società contiene un elemento carnevalesco.

Lontani da occhi indiscreti gli italiani in questo breve periodo possono sovvertire le regole della quotidianità. Possono inebriarsi, confondere il giorno con la notte, concedersi avventure da una botta e via, etc etc. Naturalmente con l’avanzare dell’età cambia anche il tipo di vacanza.

I pensionati possono anche andare in gita con il prete, recarsi alle terme, passare dei giorni in un agriturismo. Gli anziani più sportivi, naturalmente dopo aver passato una serie di analisi mediche, possono fare del cicloturismo. Grazie ai progressi della medicina gli italiani sono più longevi. Ma non è solo questa la ragione.

La società italiana in questi ultimi anni è stata caratterizzata da un salutismo, che non si era mai visto prima. Ad ogni modo finita questa estate forse alcuni cercheranno somiglianze e differenze con quelle passate.

I più vecchi probabilmente si ricorderanno, senza grande nostalgia, senza discutere e senza infervorare gli animi al bar, solo che era un grande caldo.

Davide Morelli

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