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ORSU’ Innovation Lab 2021

Orsù Innovation Lab

La terza edizione di “Orsù Innovation Lab” laboratorio di competenze trasversali, dedicato all’Open Innovation si è conclusa riscontrando un grande interesse dei partecipanti.

Il processo di open Innovation proposto da Orsù è basato sulla metodologia del design thinking: si parte dalla definizione di una sfida aziendale, il problema da risolvere.

Ogni gruppo segue un percorso in cui si alternano momenti d’aula con docenti esperti, a momenti di lavoro operativo dove la collaborazione nei team e l’interazione tra studenti e aziende diventano la vera esperienza d’apprendimento e di innovazione per tutti.

Il laboratorio ha avuto avvio lo scorso marzo: da allora, cinque team di studenti hanno lavorato alle sfide poste loro da importanti realtà del territorio: Divella SpA, ODO Italia (Latorrata Group srl), Comune di Barletta, Nicolaus Tour srl, EikonTech Srl.

Durante l’evento i cinque team multidisciplinari composti da studenti provenienti sia dall’Università di Bari (Dipartimento di Economia e Finanza), che dal Politecnico di Bari, hanno mostrato attraverso dei prototipi i risultati dei loro percorsi di innovazione.

Orsù Innovation Lab punta a inserire innovazione e sostenibilità nel tessuto culturale delle organizzazioni e offre agli studenti universitari l’opportunità di conoscere e farsi conoscere. Un progetto che consente agli studenti di fare un’esperienza diretta e concreta nel mondo del lavoro, affrontando sfide di innovazione proposte dalle organizzazioni coinvolte.

La creatività e la motivazione ad apprendere sono gli ingredienti principali per gestire l’incertezza dei processi innovativi in un percorso di quattro mesi in cui gli studenti interagiscono costantemente con le aziende, che dal canto loro scoprono nuove prospettive per interpretare i fenomeni di cambiamento e ottengono risultati tangibili da cui trarre innovazione e sostenibilità.

Si genera così “un ecosistema di innovazione composto da aziende, istituzioni pubbliche, ricercatori” – come descritto dal professor Carrassi – “dove spicca in particolar modo il valore generato dagli studenti universitari, che apportano freschezza, mutamento, idee innovative e conoscenze al progetto.”

All’evento è intervenuto il professor Luigi Nicolais, Presidente della Fondazione Cotec, co-founder di Materias S.r.l, già ministro per le riforme e le innovazioni nella Pubblica Amministrazione.

L’innovazione è un modo di pensare” – afferma il professor Nicolais – “bisogna approcciarsi in maniera critica a tutto ciò che si impara e che si pensa. L’innovazione è, principalmente, cambiare il modo di vivere… e per farlo bisogna introdurre la mentalità dell’innovatore”.

Il professor Michele D’assisti del Poliba, ha sottolineato l’importanza del sodalizio tra le due comunità studentesche, ricordando agli studenti che “le rivoluzioni si fanno dal basso: si entra nelle aziende, si studiano le loro fondamenta e se ne apprendono le capacità. Solo così si possono cogliere gli spunti di innovazione. Bisogna essere curiosi della realtà, non accettare una verità per data, ma chiedersi sempre se c’è qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso che si può attuare. È il seme dell’innovazione, che può generare il cambiamento.”

Proprio in merito a questa collaborazione interuniversitaria creatasi all’interno del laboratorio, il professor Giuseppe Pirlo, delegato alla sostenibilità e alla terza missione dell’Università degli Studi di Bari, ha sostenuto che “c’è un flusso di persone, un flusso di energie, una comunità che sta cercando, aldilà delle etichette di provenienza di ciascuno, di promuovere un percorso possibile per disegnare il nostro futuro. La partecipazione delle istituzioni” – continua Pirlo – “deve essere molto rispettosa dei ragazzi, delle loro idee, della loro energia. Bisogna offrire agli studenti un’opportunità di crescita autonoma… in questa ottica bisogna disegnare il futuro con regole nuove”.

Il tema della collaborazione e del mettere al centro i bisogni delle persone è una caratteristica fondamentale di questo tipo di esperienze di cui il nostro territorio ha bisogno, soprattutto in un epoca come questa, dove l’essere pronti al cambiamento e all’innovazione, diventa asset strategico per uno sviluppo sostenibile, così nel suo intervento Pasquale Ferrante direttore di  Legacoop Puglia.

A conclusione dell’incontro, è intervenuto Cesare De Palma, presidente della sezione Meccanica, Elettrica ed Elettronica di Confindustria Bari: “Nelle prime edizioni di Orsù Innovation Lab si apprendevano ed applicavano i rudimenti del Design Thinking, ma il laboratorio si è evoluto brillantemente negli ultimi anni, giungendo a fornire un servizio di grande valore al nostro territorio, agli studenti e alle organizzazioni che decidono di collaborare con il laboratorio.”

Cosa c’è in cantiere per il futuro?

Orsù Innovation Lab è aperta a nuove sfide con quelle organizzazioni (Profit e non profit, pubbliche e private) che vogliono mettersi in gioco per percorre e sperimentare insieme un’esperienza significativa e concreta sul fronte dell’innovazione e della sostenibilità.

Un progetto coordinato dal professor Mario Carrassi dell’Università degli Studi di Bari, in collaborazione con il professor Michele D’assisti, Delegato del Rettore del Politecnico di Bari alla sostenibilità e con il dottor Andrea Gelao, esperto di design e facilitazione di metodologie e tecniche partecipative.

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

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