Alle imprese viene raccomandato l’uso della cig in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro
Un avviso comune in cui le parti si impegnano a raccomandare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali in alternativa ai licenziamenti. E’ questa la soluzione partorita dal lungo confronto tra governo e sindacati a palazzo Chigi.
Il blocco dei licenziamenti resterà ancora solo per l’industria tessile, della moda e il settore calzaturiero. Previste le 13 settimane di cassa integrazione gratuita per tutte le aziende che hanno tavoli di crisi aziendali aperti al ministero dello Sviluppo economico, nelle Regioni e nelle Prefetture: niente licenziamenti se non dopo aver consumato la nuova dotazione.
Il blocco non viene quindi prorogato ma i sindacati parlano di un ottimo risultato frutto della mobilitazione. Al governo hanno strappato l’impegno a proseguire il confronto su altri temi e a giungere a una “pronta e rapida conclusione della riforma degli ammortizzatori sociali, all’avvio delle politiche attive e dei processi di formazione permanente e continua”, che sono da tempo anche gli obiettivi del ministro Orlando.
Cgil, Cisl e Uil riferiscono anche dell’impegno assunto dall’esecutivo a promuovere un tavolo di monitoraggio a Palazzo Chigi per controllare l’attuazione dell’intesa.
Il leader Uil Pierpaolo Bombardieri riconosce a Draghi e Orlando di essersi spesi con le associazioni datoriali per firmare l’avviso comune e far accettate la proposta di utilizzare gli ammortizzatori sociali disponibili prima di avviare qualsiasi procedura di licenziamento.
Secondo quanto è trapelato, Confindustria avrebbe puntato i piedi contraria a formule che prevedessero obblighi per le imprese ad utilizzare la cig prima della risoluzione del rapporto di lavoro. Per questo la trattativa è andata avanti per circa 6 ore, con varie sospensioni.
Per il leader Cgil Maurizio Landini ha vinto l’unità delle organizzazioni sindacali e la mobilitazione; per il segretario generale Cisl Luigi Sbarra è stato conseguito un ottimo e importante risultato, frutto di una intensa fase di mobilitazione, culminata sabato scorso nelle tre manifestazioni sindacali. Per Bombardieri è stato compiuto un passo in avanti nella direzione del rispetto delle persone e del lavoro.
Secondo il ministro Orlando, “con l’accordo si rafforza quel dialogo sociale che abbiamo sempre promosso e che consente di avere più strumenti per lavoratori e imprese per gestire le crisi”.
Anche Enrico Letta, segretario Pd, lo ha salutato come “un buon accordo”, sottolineando che “la concertazione fa sempre fare passi avanti e aiuta imprese e lavoratori”. AGI