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“Ambiente Svenduto” di Angelo Carrieri. Martedì 13 la presentazione

“Ambiente Svenduto” di Angelo Carrieri. Martedì 13 luglio alle 17,30 la presentazione nell’Aula Magna del Dipartimento ionico Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari – Via Duomo, 259 TARANTO.

Antonio Mandese Editore                                                                                                                  

IL BENESSERE AVVELENATO DEL PIANETA ACCIAIO

Con prefazione di Pino Aprile

Collana QuartoStato

Intervengono:

Prof. Riccardo Pagano Direttore del Polo universitario jonico – Dipartimento in sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo.

Prof. Alessandro MarescottiPeace Link

Dott. Franco Sebastio Già Procuratore della Repubblica di Taranto – Presidente Ladisa

Modera: Antonio Mandese 

Il libro

Taranto è stata ‘privilegiata’ dalla nascita di un’acciaieria a ridosso del quartiere tra i più popolosi. I giovani di una città che oggi rappresenta nitidamente l’arretratezza congenita del sistema Paese e l’incertezza sul futuro dell’intero comparto produttivo. La grande industria moderna ha saputo arginare e sconfiggere, negli anni del boom economico, la miseria delle campagne dando vita allo sviluppo del Mezzogiorno. Questi i temi del saggio.
Diritto al lavoro e al benessere sociale per tutti. La cultura contadina e quella marinara sono state soppiantate dal mito di progresso ed emancipazione della comunità.
Oggi, la crisi dell’acciaio e il fallimento del modello industriale basato unicamente sullo sfruttamento di risorse e territorio ha cambiato ogni cosa. Il pianeta acciaio ha causato quarant’anni di devastazione ambientale dando vita a sequestri di impianti produttivi, processi, licenziamenti e ad un conflitto sociale senza precedenti. La terra è stata inquinata irrimediabilmente e quel benessere, tanto desiderato, resta un pallido ricordo se dall’incognita della fabbrica vengono lambite le scuole, le case, la città intera. L’entusiasmo con cui i contadini hanno abbandonato i campi deponendo le zappe e i pescatori hanno abbandonato il mare è svanito per sempre, lasciando una ferita acuita dallo sdegno per quella tutela dei diritti dei cittadini che, in questa città, lo Stato non garantisce.

L’autore

Angelo Carrieri è uno scrittore e docente di lettere. È stato dirigente scolastico della scuola di ‘confine’ della città di Taranto nel quartiere Tamburi, la scuola media a ridosso della grande acciaieria. In qualità di osservatore privilegiato ha conosciuto il senso di abbandono di una parte della città, costretta all’inferno, a subire la violenza quotidiana dell’inquinamento del suolo, dell’aria e a conoscere la pena della malattia e della morte senza poter cambiare la situazione. È stato impegnato nella politica della locale amministrazione comunale. Ha scelto di scrivere questo saggio, per dare a tutti uno strumento utile a comprendere e fare memoria dell’accaduto affinché gli errori del passato non si ripetano.

Nota

Un viaggio utile per capire come la vicenda dell’ex Ilva di Taranto si sia trasformata in un fallimento di Stato. Le ragioni complesse e gli interessi intrecciati che frenano il cambiamento del sistema produttivo del Paese. I reali motivi che hanno portato alla caduta del mito del progresso del Pianeta Acciaio.

“Si può essere sovversivi

soltanto chiedendo che le leggi dello Stato

vengano rispettate da chi ci governa”.

Ennio Flaiano

Ingresso libero nel rispetto delle normative vigenti in tema di contenimento della pandemia

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

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