Le case farmaceutiche BioNTech e Pfizer hanno annunciato che il gruppo Biovac dall’inizio dell’anno prossimo realizzerà in Sudafrica una fase della produzione del loro vaccino contro il Covid-19, per la prima volta nel continente africano. Le aziende hanno firmato una “lettera di intenti” con Biovac il quale consegnerà fino a 100 milioni di dosi l’anno ai Paesi africani. Il trasferimento delle tecnologie e l’installazione dei macchinari necessari al riempimento dei flaconi, ultima fase della lavorazione, partirà “immediatamente”.
“Questo è un passo cruciale per rafforzare l’accesso sostenibile ai vaccini” e la collaborazione “consentirà di distribuire più ampiamente le dosi alle persone nelle comunità difficili da raggiungere, specialmente nel continente africano”, ha commentato Morena Makhoana, amministratore delegato di Biovac .
Le disuguaglianze geografiche restano evidenti di fronte alla pandemia con, da un lato, le nazioni sviluppate che hanno messo a punto programmi di vaccinazione a tutto tondo e, dall’altro, i Paesi più poveri, molto indietro in questo ambito: l’1,6% delle dosi amministrate sul pianeta erano in Africa, in cui però concentra il 17% della popolazione mondiale.
L’Oms di recente ha stimato che solo il 2% degli africani, o 16 milioni di persone, è completamente immune. Prima della produzione in loco, che arriverà troppo tardi per reagire all’attuale aumento dei casi sullo sfondo della diffusione della variante Delta, l’Africa dipende per i suoi vaccini principalmente dal meccanismo internazionale Covax e dalle donazioni, che però arrivano in piccole quantità . Biovac sta già producendo il vaccino Prevenar 13 per Pfizer contro le infezioni da pneumococco.
AgenPress