Il commissario all’emergenza Covid: “Ne va del benessere dei nostri ragazzi”. L’obiettivo è raggiungere entro la fine di settembre l’80% dei vaccinati in Italia. Oggi siamo al 56%. Si lavora per calmierare il prezzo dei tamponi.
Ripresa delle lezioni senza più dad e 80% degli italiani vaccinati entro settembre: questi gli obiettivi indicati dal commissario per l’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figiluolo.
“L’obiettivo finale è portare in presenza tutti. Ne va del benessere sociale e personale dei nostri ragazzi”, ha detto Figliuolo, parlando durante un incontro all’hub vaccinale della Nuvola Lavazza di Torino.”Sono sicuro che riusciremo a chiudere con l’80% di persone vaccinate per fine settembre“, ha aggiunto, e haa puntualizzato che “oggi siamo al 56%”.
Sull’ipotesi di obbligo vaccinale per gli insegnanti, Figliuolo non ha dato indicazioni: “In questo momento non sono in grado di dirlo, aspettiamo” di vedere “come vanno i dati, poi sono riflessioni che vengono prese a livello di cabina di regia e di Consiglio dei ministri”. Comunque, ha spiegato il generale, “noi dobbiamo arrivare ad avere un buon numero di studenti vaccinati entro la prima decade di settembre. L’obiettivo sarebbe di arrivare intorno al 60%”. In quest’ottica, ha proseguito, “credo che a brevissimo sarà autorizzato anche Moderna dall’Aifa per i giovanissimi, e questo darà ulteriore flessibilità per poter effettuare con speditezza le vaccinazioni”.
Il commissario ha poi confermato che si punta a stabilizzare il costo dei tamponi. “Stiamo lavorando – ha affermato – al protocollo di intesa con i farmacisti per avere i tamponi a prezzo calmierato. Credo che nel giro di una decina di giorni, ma anche meno, grazie alla disponibilità del presidente dell’Ordine e di tutte le farmacie, riusciremo a trovare un prezzo molto conveniente per coloro che, nell’attesa di fare il vaccino, debbono ancora avere il tampone per ottenere il green pass”.
Sulle proteste dei no vax, Figliuolo ha osservato: “Bisogna informarsi dal punto di vista scientifico. Io rispondo che oggi abbiamo fatto oltre 65 milioni e 300 mila inoculazioni e quindi vuole dire che i cittadini italiani sanno bene quello che devono fare. Poi il dissenso è libero ed è giusto che ci sia. Siamo in un Paese libero – ha proseguito il generale – e ognuno può trarre le conseguenze che vuole, il diritto di critica e di manifestazione è sacrosanto ed è giusto, sperando che avvenga sempre in maniera pacifica, però noi andiamo avanti con le evidenze scientifiche”.
Il commissario ha sottolineato che “l’associazione nazionale di pediatria, i virologi di fama e tutti gli studi scientifici dicono che bisogna vaccinare. Voglio solo ricordare quello che accadeva 70, 80 anni e anche meno, 50 anni fa, con la poliomielite di cui si vedevano gli effetti terribili di questa malattia che è stata debellata grazie al vaccino”. Dunque, ha concluso il commissario, “ognuno faccia le scelte che crede ma io spero ci sia un’informazione corretta che metta in evidenza gli studi scientifici e non le notizie che magari si rincorrono in maniera fasulla. Ognuno deve scegliere in funzione della propria coscienza, il vaccino è libero ma vaccinandoci salviamo la nostra vita e di chi ci sta vicino”.
AGI