Mattinata povera di allenamenti quella di oggi.
I giocatori superstiti si sono suddivisi tra chi ha sostenuto ginnastica all’aperto, tra i portieri allenati da Maurantonio ed il resto in palestra.
Marras e Simeri ancora a curarsi i muscoli bizzarri e con la new entry di De Risio anch’egli alle prese con noie muscolari.
Pomeriggio, invece, più vivace con una gara calcio-tennis tra le coppie Di cesare-Citro e Frattali-Maita, gara per la quale si son battuti fino all’ultimo senza tanti complimenti, quindi una partita col modulo 4-3-1-2 senza avversari e ad una porta sola.
Nel frattempo la società ha comunicato che dall’esito dei tamponi di ieri non c’è stato nessun aumento di casi.
Restano undici i contagiati mentre nel pomeriggio ha anche comunicato l’ufficialità del prolungamento del contratto a Frattali che, pertanto, si legherà al Bari fino al 2023.
Mercato
Come abbiamo già detto più volte, è un periodo da vacche magre. Polito sta scandagliando a fondo il mercato ma nessuna novità è all’orizzonte. Smentita la voce che voleva Tonucci di ritorno a Bari.
La solita bufala campana, tipica di questo periodo a cui, purtroppo, in molti abboccano.
Cosa ci vuole per completare la rosa
In porta c’è una moderata garanzia con Frattali, Marfella (a meno che non dovesse ricever proposte interessanti che lo farebbero giocare da titolare) e un terzo tra Liso e il giovanissimo Plitko che, comunque, dovrebbe andare a farsi le ossa in serie D.
In difesa come centrale c’è il solo Di Cesare perché Sabbione e Perrotta saranno sicuramente ceduti.
Sta sopperendo alla carenza di centrali, qui a Storo, il giovane Mane ma riteniamo che non potrebbe essere lui la pedina di affidamento in quel ruolo, dunque ce ne vorranno almeno altri tre tra titolari ed eventuali sostituiti.
Lateralmente il Bari ha il solo Belli, sulla destra, e Nannini sulla sinistra, quest’ultimo considerato tra i cedibili.
Per Mazzotta la lunga trattativa andrà sicuramente in porto dal momento che il timore di contagi ha fatto si che il terzino ex crotonese abbia tardato l’arrivo, pertanto lo stesso si aggregherà direttamente a Bari la settimana prossima, per lui pronto un biennale.
Un rinforzo di spessore, questo, che regalerà esperienza e qualità. Celiento, che può disimpegnarsi tanto come terzino destro quanto, all’occorrenza, come centrale difensivo, è alla fine, ormai, del soggiorno nella clinica romana per curare il ginocchio che gli ha creato non poche noie lo scorso anno e, dunque, Mignani potrà sicuramente fare affidamento su di lui. Ma ne occorreranno almeno altri due in quel reparto, uno per lato, anche perché Corsinelli, il già citato Nannini, e Semenzato sono in lista di partenza.
Anche a centrocampo le cose, al momento, non vanno affatto bene. Gli unici su cui, al momento, Mignani può fare affidamento sono Maita (oggi è il suo compleanno, auguri) e D’Errico che però sta saltando tutta la preparazione estiva e, pertanto, avrà bisogno di tempo per recuperare.
Bianco, Hamlili, De Risio, Lollo, Bolzoni saranno probabilmente ceduti, Terrani verrà valutato, rimangono il giovane Mercurio che sicuramente non potrà partire da titolare, e Scavone a cui, con ogni probabilità, gli verrà prolungato il contratto e, dunque, potrà essere il secondo sicuro centrocampista.
Ci vorranno almeno altri quattro giocatori
In attacco, invece, l’allenatore dovrebbe essere coperto tra Antenucci, Simeri, Cheddira, Citro e Marras, quest’ultimo probabilmente utilizzabile come trequartista. E’ ovvio che laddove non si dovesse riuscire a piazzare quelli che non fanno parte del progetto, rimarranno a Bari, magari fuori rosa, ma sicuramente ancora alle dipendenze della società.
Insomma c’è molto da fare ancora, il lavoro è tanto sia sul campo che sul mercato, il tempo non aspetta, fugge come un treno e ci sono ancora i contagiati che, una volta negativizzatisi, dovranno apprendere le lezioni tecniche di Mignani, magari con un corso accelerato.
Un duro lavoro per tutti, senza amichevoli, senza partitelle tra di loro per evitare contatti, mentre tra meno di un mese inizia la stagione. Perché la realtà è questa, inutile nasconderla sotto il tappeto.
Massimo Longo