Alberobello: tra trulli e santuari
di Eleonora Vecchioli
Alberobello: tra trulli e santuari. Alberobello è forse uno dei comuni più apprezzati della nostra Regione, sicuramente anche grazie al carattere unico dei suoi trulli – non a caso – protetti dall’UNESCO.
L’attrazione principale: i trulli
Questi sono caratteristiche abitazioni fatte in pietra calcarea, bianchi e con un tipico tetto dalla forma conica.
Servivano solitamente come ripari momentanei o come case per i lavoratori agricoli.
Non è raro notare dei simboli sui loro tetti, la cui ragione d’esistenza era mitologica o religiosa.
Alla base del tetto sono presenti delle grondaie, che hanno lo scopo di raccogliere l’acqua piovana:
quest’acqua, poi, va a finire in una cisterna posta al di sotto del trullo, tramite un piccolo canale.
Piccola curiosità: in media, un trullo misura 40mq, ma lo si può ampliare seguendo determinate direttive e regole costruttive ed estetiche, ma senza superare il 20% della volumetria.
Dove trovarli e perché solamente in Puglia?
È possibile trovare i classici trulli nell’altopiano della Murgia e nella Valle d’Itria (qui vengono solitamente definiti “casiedde”).
I trulli sono una prerogativa pugliese per via di determinati fattori, ad esempio: eventi storici, il clima mite tipico del meridione e le tradizioni, molto care alla nostra Regione.
Costruzioni religiose
Senza distaccarci troppo dai trulli, è doveroso menzionare la Chiesa di Sant’Antonio da Padova:
questa risale al 1926 e circa vent’anni dopo, venne riconosciuta come la seconda parrocchia del comune.
Perché ho citato i trulli quando si sta parlando di una chiesa?
Perché quest’ultima viene detta “chiesa a trullo”, data la cupola che riprende le caratteristiche del tetto di un trullo, per l’appunto.
Rimanendo nel contesto religioso, non si può evitare di parlare della Basilica Minore dei Santi Medici: risalente alla seconda metà del Seicento, presenta uno stile principalmente neoclassico.
Sul portale di quest’ultima è possibile notare la presenza di diverse figure religiose: Matteo, Luca, Isaia e Geremia sulla destra. Sul lato opposto, invece, a sinistra, troviamo Marco, Giovanni, Ezechiele e Daniele.
Trullo Sovrano
Proprio alle spalle della sopracitata Basilica dei Santi Medici, si trova il Trullo Sovrano.
Questo è l’unico ad avere un piano superiore, nonché uno dei primi a venir costruito con la malta.
È possibile, inoltre, definire la cupola di questo speciale trullo come maestosa: è alta ben 14m e si erge al centro di un gruppo formato da dodici coni.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania