On.le Prof. Renato Brunetta
Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Palazzo Vidoni
Corso V. Emanuele II 00186
Roma
Gentile Ministro,
Egregio Ministro mi rivolgo a lei per assicurare la più ampia tutela possibile nei luoghi di lavoro, ponendo fine alle pratiche vessatorie che danneggiano in primis l’individuo e poi anche il lavoratore.
Non si può negare che Mobbing, bossing, straining sono forme, più o meno nuove, di vessazioni sul posto di lavoro che, purtroppo, diventano sempre più comuni anche nel nostro Paese.
Si parla di oltre un milione e mezzo di lavoratori costretti, in Italia, a vivere in un ambiente lavorativo fatto di umiliazioni, soprusi, pratiche vessatorie tra le più disparate che causano notevoli disagi e danni a livello psico-fisico.
L’art. 2087 del Codice Civile stabilisce che il datore di lavoro è tenuto ad adottare tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale del lavoratore.
Obbligo collegato con gli art. 32 e 41 della Costituzione, riguardanti rispettivamente il diritto alla salute e il rispetto della sicurezza, della libertà e della dignità umana nell’esercizio dell’iniziativa economica.
Obbligo disatteso in tutti i casi di condotte vessatorie nei confronti del lavoratore dei quali LE CHIEDO di essere la voce.
https://www.corrierenazionale.net/la-condotta-lesiva-del-datore-di-lavoro/
Chiediamo alla politica di valutare tali situazioni e porre fine a tali atteggiamenti vessatori da parte di questi dirigenti che gestiscono un pubblico ufficio.
Cio’ che stupisce e che molte volte i politici e dirigenti sono a conoscenza delle situazioni vessatorie e nulla fanno per risolvere.
Certi della Sua sensibilità per le problematiche esposte, la ringraziamo per l’attenzione e siamo in attesa di un suo cortese riscontro.
Cordiali Saluti
Uff. Dr.Antonio Peragine
Direttore del Corrierepl.it
foto: soldi oggi