Principale Ambiente & Salute Incendi devastanti del 15% nell’ultimo secolo

Incendi devastanti del 15% nell’ultimo secolo

Nell’ultimo secolo sono aumentati a dismisura gli incendi che devastano gran parte del Pianeta Terra, con una rapidità allucinante che causa uno stato di sofferenza generale dell’habitat boschivo. 

 

I cambiamenti climatici hanno portato ad una sofferenza generale di ettari di terreno in tutto il mondo. Che si tratti di foreste, boschi, praterie, l’aumento delle temperature diventa il più feroce antagonista dell’habitat naturale sulla Terra. Lo scorso anno il grande rogo australiano ha toccato tutti nel profondo in ogni parte del mondo; adesso l’intensità degli incendi è divampata in quasi ogni angolo del mondo, nella misura del 15% negli ultimi 50 anni, alimentata da lunghi periodi di caldo estremo e poca pioggia.

La causa degli incendi a livello globale

Diminuzione delle piogge e frequenti periodi di siccità hanno portato alla progressiva desertificazione che avanza al ritmo di 11 milioni di ettari l’anno. A ciò si aggiunge il consumo insostenibile, la deforestazione e la non curanza da parte dell’uomo, che con le emissioni di gas serra – pari al 4,2% di quelle globali del 2020 – si raggiungono i cosiddetti mega fires, catastrofi capaci di distruggere ettari dei polmoni verdi che ci tengono in vita. 

The Resource Management Fire Information System (FIRMS) della NASA distribuisce i dati attivi sul fuoco quasi in tempo reale. Ecco che ci mostra la situazione attuale di gran parte del nostro Pianeta Terra:

Il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (Ipcc) delle Nazioni Unite lancia l’allarme sulla questione, sottolineando l’urgente esigenza di dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e portarle a uno zero netto entro il 2050, prevenendo ora le cause degli incendi futuri.

Cambiamenti climatici e catastrofi mondiali

In Canada quest’anno temperature elevatissime e siccità intense hanno registrato 3.925 incendi, il 450% in più rispetto al 2020, con oltre 157mila ettari bruciati già a metà luglio. Persino in Siberia, con le temperature più basse, ha contato 1 milione e mezzo di ettari di boschi sono stati divorati dalle fiamme che hanno raggiunto la regione Alaska. Negli Stati Uniti negli ultimi 40 anni il numero degli incendi è aumentato del 1000%; oltre 18 mila chilometri quadrati fra California, Oregon e Washington andati in fiamme. 

In Italia, a causa degli incendi in Sardegna, Sicilia, Lazio, Marche ed Abruzzo, abbiamo già perso circa 60 mila ettari di bosco e le emissioni di COnel nostro Paese subiranno un incremento del 7,1% sul dato totale del 2020. E’ la Sardegna che gioca in primo piano nella nostra nazione, con oltre 20 mila ettari bruciati e quasi 1500 persone sfollate dalla zona del massiccio di Montiferru, nell’Oristanese.

Sarà una predizione biblica? 

La sconvolgente catastrofe che comprende gran parte della Terra appare quasi come un segno di rivolta verso l’uomo. Un’accentuata non curanza del polmone verde che ci tiene in vita da parte dell’essere umano, ha magari fatto sì che esso si vendichi sulla nostra stessa vita. I maggiori esperti ci spronano a cambiare visione e ad aiutare il Pianeta Terra prima che sia troppo tardi, anche se sembri essere già molto tardi. 

Come la pandemia da Covid-19 ancora in corso, anche questi estremi eventi sembrano far parte di una predizione biblica facilmente associabile agli innumerevoli incendi e inondazioni che la Natura vuol ripercuotere sulle nostre vite negli ultimi anni. Gli scienziati espongono veridicità: c’è un urgente bisogno di ravvedimento nei confronti della nostra stessa vita, la potenza di forze maggiori potrebbe non perdonare.

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

Redazione Radici

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