Principale Estero L’allarme del Pentagono: “In Afghanistan situazione profondamente preoccupante”

L’allarme del Pentagono: “In Afghanistan situazione profondamente preoccupante”

La Difesa Usa è sorpresa dalla velocità con cui i talebani stanno riconquistando il controllo di ampie aree del Paese, fra prigionieri liberati che si uniscono ai combattimenti e diserzioni dall’esercito ufficiale

I talebani stanno riconquistando il controllo dell’Afghanistan a una velocità superiore al previsto. Il Pentagono, attraverso il portavoce John Kirby, ha ammesso che le cose “non stanno andando nella giusta direzione” e ha definito la situazione “profondamente preoccupante”.

Nel giro di 72 ore cinque province chiave del Paese sono state riconquistate dai talebani. “La Difesa americana – aggiunge Kirby – è convinta che le forze afghane siano in grado di fare la differenza sul campo”, ma l’offensiva talebana si sta facendo più intensa, anche grazie alla liberazione di molti prigionieri che si uniscono ai combattenti. Giungono notizie di militari afghani che si stanno arrendendo e stanno lasciando le zone di combattimento.

L’inviato Usa a Doha

L’allerta arriva mentre l’inviato degli Stati Uniti per l’Afghanistan è a Doha, in Qatar, per esortare i talebani a fermare la loro offensiva militare e negoziare un accordo politico. “L’emissario Zalmay Khalilzad sarà a Doha per aiutare a mettere in atto una risposta internazionale congiunta al rapido deterioramento della situazione in Afghanistan”, aveva annunciato il Dipartimento di Stato in un comunicato. “Esorterà i talebani a cessare la loro offensiva militare e a negoziare un accordo politico, l’unico modo che può portare alla stabilità e allo sviluppo in Afghanistan”, si legge nel testo.  “L’intensificazione dell’offensiva militare dei talebani, che sta causando vittime civili da entrambe le parti e presunte violazioni dei diritti umani, è molto preoccupante”, si legge nel comunicato Usa.

AGI

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

Redazione Radici

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