Principale Ambiente, Natura & Salute Cittadinanza attiva mette in mora l’Asl di Taranto sulle criticità

Cittadinanza attiva mette in mora l’Asl di Taranto sulle criticità

In una missiva legale che ha tutte le caratteristiche formali della messa in mora, cittadinanza attiva delle Puglia punta il dito sull’Asl di Taranto

 

RETE Giustizia per i Diritti Regione Puglia, Il Coordinatore Regionale Avv. Giuseppe Provenza Il Coordinatore Giustizia per i Diritti Assemblea Territoriale Taranto
Avv. Marina Venezia

Richiesta di intervento urgente in merito alla situazione sanitaria a Taranto – Rilievi di criticità ed adozione di provvedimenti urgenti –

Peraltro tale report, a firma della Coordinatrice della Rete del Tribunale per i Diritti del Malato di Taranto Prof. Silvana STANZIONE, era stato già inviato a mezzo e-mail del 18 luglio 2021 al Presidente della Commissione Sanità Dott. Mauro VIZZINO, con richiesta di attivazione immediata – così come previsto dal Protocollo di Intesa sottoscritto tra la Regione Puglia e Cittadinanzattiva Puglia nel mese di agosto 2020 di un sistema di monitoraggio dell’ effettiva qualità delle prestazioni e dei servizi sociosanitari erogati dalla ASL di Taranto ai suoi utenti.


Tanto, in ossequio alle norme vigenti in materia di legalità e sicurezza per gli utenti del servizio sanità nonché degli stessi lavoratori ed operatori sanitari, oltreché a quelle relative all’assunzione del personale necessario a garantire le citate prestazioni e servizi,

Invero, la situazione sanitaria a Taranto presenta forti criticità: in ordine all’erogazione delle prestazioni differibili e programmabili che non risultano, allo stato, ancora esigibili; al funzionamento dei CUP; al cosiddetto fenomeno delle “Agende chiuse”, per le quali il cittadino non riesce ad avere ancora una data certa per la prestazione richiesta; alle “liste di attesa”, laddove preoccupante appare anche la situazione esistente nei Presidi Ospedalieri tarantini, soprattutto in ordine al funzionamento del Pronto Soccorso presso l’Ospedale “SS. Annunziata” di Taranto e di alcuni Reparti di esso, come la Neurochirurgia, l’Ortopedia e la Terapia Intensiva Neonatale, il cui funzionamento è stato “sospeso” con l’adozione di provvedimenti (vedi Delibera n. 1698 del 02.08.2021) che non appaiono – a nostro avviso – risolutivi del mantenimento in essere del Reparto in maniera autonoma.

Segnaliamo, a tal proposito, che le paventate difficoltà di funzionamento della UTIN dovute a “carenza di personale”, così come evidenziato in questi giorni anche in note stampa dal Direttore Generale della ASL di Taranto Avv. Stefano ROSSI, debbano essere urgentemente superate e risolte per garantire qualità di cure alle donne partorienti ed ai neonati, evitando trasferimenti degli stessi presso altre Strutture sanitarie lontane da Taranto e conseguenti sprechi di denaro pubblico con pregiudizio sulle casse della stessa ASL di Taranto.

Si rappresenta, all’uopo, che i problemi legati alla carenza di personale medico erano ben noti al management aziendale già dal 2015 e che gli stessi non hanno trovato risoluzione alcuna nel corso del tempo, evidenziandosi, in tal modo, inefficienze nel predisporre adeguati provvedimenti amministrativi che potessero garantire il funzionamento dei Reparti, affetti dalle criticità denunziate dalla Organizzazione civica da noi rappresentata anche nel corso di numerosi incontri avuti con le Istituzioni Regionali e con il management aziendale di Taranto.

Con la presente, pertanto

SI CHIEDE alle SS.VV.Ill.me, ciascuna per la parte di propria competenza, valendo la presente, ai sensi e per gli effetti di legge, quale formale atto di messa in mora, l’adozione di provvedimenti amministrativi urgenti tesi: a garantire prestazioni e servizi efficienti al bacino di utenza dell’area jonica”; evitare spreco di denaro pubblico; scongiurare la chiusura di Reparti (vedi UTIN di Taranto); garantire il rispetto dei LEA predisponendo misure efficaci in materia di “liste di attesa” e di un miglior funzionamento dei CUP esistenti nell’ area tarantina.

Si chiede, altresì, che vengano adottate misure efficaci in materia di digitalizzazione del nostro sistema sanitario regionale, che appaia più “connesso” a seguito e in conseguenza della pandemia da Covid 19, vista la frammentarietà e disomogeneità del nostro sistema sanitario regionale in materia. Invero, un processo di digitalizzazione efficiente sarebbe una grande opportunità per una migliore allocazione delle risorse previste dal PNRR, garantendo il superamento delle “fragilità” emerse durante la crisi sanitaria così da iniziare da subito una progettazione della post emergenza. Riteniamo che i cittadini “informati” e gli operatori sanitari più “connessi” siano i “protagonisti” di una sanità moderna, che cambia e “mette al centro” la PERSONA e la sua domanda di salute.


Temi come la “telemedicina” dovranno essere implementati per contrastare la pandemia ancora in atto e migliorare i servizi offerti. Riservando, in ogni caso, ogni tipo di azione volta a tutelare i diritti e gli interessi degli utenti e dei malati, in attesa di ricevere un tempestivo riscontro alla presente, porgiamo a nome di Cittadinanzattiva Puglia distinti saluti.

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