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Con Botta il Bari scalda i motori per la scalata in serie B

Ruben Botta da San Juan d’Argentina: passate positivamente le visite mediche e firmato il contratto biennale (oggi o domani l’ufficialità), sarà lui la presunta punta di diamante che, da trequartista puro, avrà licenza di far ballare il tango alla squadra di Mignani ma, perché no, anche ai tifosi. Un giocatore che fa pendant col modulo dell’allenatore che prevede, appunto, uno come lui dietro le punte. Un giocatore, dice il curriculum, di indubbio valore con un passato in serie A con l’Inter ma che a causa della sua fragilità, si è perso un po’ nei meandri dei vari campionati italiani, tra Chievo, Livorno, un ritorno in Sud America ma in squadre minori, e poi addirittura a San Benedetto del Tronto dove, dicono i corrispondenti marchigiani, ha dimostrato sempre un valore aggiunto trascinando alla vittoria spesso e volentieri al squadra rossoblu, tanto che è andato a segno per ben otto volte, non male per uno come lui che non è un vero attaccante. Si spera, ovviamente, che a Bari confermi quanto di buono ha fatto nelle Marche perché di giocatori dal passato prestigioso che poi si sono perduti strada facendo, da Bari ne son passati tanti senza mai risultare efficaci, Bolzoni su tutti che addirittura vantava qualche presenza in Champions con l’Inter. Insomma, quello che vogliamo dire che l’equazione “giocatore dal passato prestigioso = Bari vincente” non è sempre una garanzia. Speriamo che Botta dimostri a Bari di fare la differenza.

A D’Errico, Di Cesare, Belli e Mazzotta, dunque, si aggiunge Ruben Botta nello scacchiere biancorosso costruito con fatica da Polito che sta trovando molte difficoltà nello sfoltire la rosa perché non ha grande mercato. Il mosaico sta prendendo corpo anche se mancano ancora almeno altri cinque giocatori tra difensori e centrocampisti.

Adesso lì davanti, il Bari ha le pedine giuste per far paura a tutti: Citro, Simeri, Antenucci, Terrani (che forse verrà ceduto), Mercurio che si candida a vice Botta, Marras e Cheddira, non male per un campionato di vertice. Avere nella rosa giocatori di talento garantisce motivazioni importanti sia per sé stessi sia per accendere l’entusiasmo tra i tifosi che appaiono ancora un po’ scettici a tutt’oggi. E poi a Bari i tifosi si sono sempre innamorati dei giocatori facili di dribbling, si ricorderanno Italo Florio, Joao Paolo, Maiellaro, e Botta, appunto, dovrebbe essere uno di quelli.

Nel frattempo Nannini e Corsinelli sono passati ufficialmente alla neo ripescata Lucchese in modo definitivo, mentre il giovane Stasi è tornato a Picerno in prestito.

Massimo Longo

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