Principale Arte, Cultura & Società Musica, Eventi & Spettacoli Il principe cerca figlio. Come rovinare la memoria di un film cult

Il principe cerca figlio. Come rovinare la memoria di un film cult

di Claudio Gentile

A trentatré anni di distanza dal film cult Il principe cerca moglie, è disponibile ora su Prime Video il sequel: Il principe cerca figlio

Anche questo film vede come protagonista Eddie Murphy, che finalmente riesce a diventare re di Zamunda, in Africa. Sposato con Lisa, la donna conosciuta nel Quenns come raccontato nel primo film, il principe Akeem ha tre figlie, ma nessun maschio che possa ereditare il suo trono alla propria morte, come prevedono le leggi e le tradizioni locali. Per questo motivo la sua vita e il trono rischiano di essere presi dal generale Izzi, dittatore militare di un regno confinante e fratello di Imani, la promessa sposa di oltre trent’anni prima. 

Prima di morire, però, il padre rivela che in realtà un erede maschio esiste ed è frutto di una avventura avvenuta quando era a New York. 

Per risolvere la questione ereditaria il protagonista e il suo confidente Semmi ritornano dunque nel Queens per cercare e portare in Africa il ragazzo, di nome Lavelle. Ma la mentalità del giovane, nonché i suoi modi di fare, rendono molto difficile il compito di re e dei suoi cortigiani. 

Il film, girato nel 2019, doveva uscire nei cinema statunitensi il 7 agosto 2020, ma la pandemia ha bloccato il tutto ed è stato quindi distribuito su Prime Video a partire dal 5 marzo 2021. 

Critica e pubblico hanno subito bocciato il film, in alcuni casi definito “imbarazzante”, anche se una delle protagoniste, Leslie Jones, è riuscita ad ottenere l’MTV Movie & TV Awards 2021 come migliore performance comica. 

Se da una parte si cerca di raccontare quanto sia cambiato il mondo e gli USA in oltre trent’anni, dall’altra sono molte le cadute di stile, gli sketch demenziali ed anche le volgarità, non tipiche di questa tipologia di film e del protagonista. 

Notevoli i trasformismi di Eddie Murphy e di Arsenio Hall e le numerose interpretazioni musicali, che forse abbondano per riempire uno spettacolo che non ha la ricchezza di scrittura (anzi è proprio banale), né di regia come quella dell’originale. 

Più che per il pubblico, il film sembra essere stato realizzato per i protagonisti. È stata l’occasione per la loro reunion e si nota come si siano divertiti nel girare le varie scene.  

L’operazione nostalgia, con le suggestioni, i personaggi e le varie situazioni, effettivamente non è riuscita. 

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