Principale Ambiente, Natura & Salute Una raccolta fondi per riforestare il nostro Sud

Una raccolta fondi per riforestare il nostro Sud

Il futuro dell’umanità è legato indissolubilmente a quello della biodiversità del territorio e del Pianeta, in tutti i suoi aspetti: piante, alghe, funghi, batteri, invertebrati e animali superiori, fino ai mammiferi di cu noi esseri umani facciamo parte.

Scienziati di tutto il mondo, da tempo, ci stanno dicendo che molte specie si stanno estinguendo, insieme alla distruzione delle foreste tropicali, l’inaridimento del clima e la costante diffusione di veleni nell’ambiente.

E c’è già che profetizza che ancor più numerose saranno quelle specie che si estingueranno quando il riscaldamento climatico e il conseguente innalzamento del livello dei mari “costringeranno l’uomo ad abbandonare le coste e le pianure e, udite, udite, a rifugiarsi in montagna” : già lo stanno facendo molte specie animali, così confesso che oggi lo scrivente sente molto la mancanza dell’amatissima Polyommatus coridon (al secolo “Coridonia”), che solo sino a qualche anno fa volava felice sui fiori di timo della nostra murgia tarantina, carica di aromi.

Due sono le grandi minacce che incombono sul nostro futuro. Da una parte, come sapete, esiste un fenomeno indipendente da noi che è il riscaldamento naturale del Pianeta, in sicura marcia verso un periodo interglaciale, cui, disgraziatamente, si sommano le attività dell’uomo moderno, con elevati consumi d’energia fossile che emettono enormi quantità di carbonio in atmosfera. Dall’altra, le grandi trasformazioni dell’ambiente indotte dalle quelle stesse attività, come la deforestazione, le varie forme d’inquinamento, l’agricoltura intensiva con i suoi biocidi e gli organismi geneticamente modificati, senza escludere la plastica nei mari e l’incipiente estinzione di massa di cui sopra: che l’uomo sta determinando, volontariamente o involontariamente, in uno con la sua esplosione demografica e la sistematica distruzione degli ecosistemi, tra i quali annoverare i recentissimi incendi dolosi che si stanno verificando nel nostro meridione e nelle isole: così, come a far da “ciliegina sulla torta”!

Sapete bene che un incendio rappresenta il massimo della distruzione e dell’annientamento, non solo delle opere dell’uomo ma anche di tutta la biodiversità, al futuro della quale, come accennato sopra, è strettamente legato il nostro stesso destino e quello dell’intero Pianeta. Meditate, signori politici, meditate!

Ma la Natura è generosa e fa ancora la sua parte, nonostante tutto: si rigenera, ma macchie e boschi distrutti dagli incendi possono costituire anche un problema di sicurezza, specie in montagna o sui rilievi, per caduta massi e frequenti fenomeni erosivi, specie in occasione di grandi piogge, cosa che si sta verificando sempre con maggiore intensità e frequenza. Soprattutto occorre del tempo, e, stimatissimi signori, sembra proprio che non ne abbiamo più a sufficienza!

E’ un quadro a tinte fosche, lo capiamo bene: a questo punto è della massima urgenza per chi sia preposto alle leve del potere assumere decisioni che ci sollevino, tanto per cominciare, da problemi di tale gravità, per l’ambiente e per tutti i viventi, altrimenti la tanto sbandierata “transizione ecologica”, preceduta dalla altrettanto sbandierata “sostenibilità ambientale” diventa solo una bella chiacchiera e nulla più!

Considerato che anche noi, tutti noi si contribuisca ad inquinare attraverso i nostri consumi e le nostre attività, che scrive auspicherebbe caldamente una “raccolta fondi”, a valere per tutto il territorio nazionale e rivolta a tutti gli italiani, per le più che urgenti opere di rimboschimento e la tutela e salvaguardia dei boschi e dei nostri ambienti naturali.

Magari attraverso canali televisivi nazionali e organizzazioni, tipo quella di TELETHON, che tra l’altro promuovono la ricerca e la cura di malattie importanti.

Una raccolta fondi che serva dunque a curarci tutti, ma proprio tutti, dai mali della pigrizia culturale, dell’indifferenza o del cinismo verso i destini del mondo vivente e del nostri ambienti naturali, considerato che i nostri esclusivi interessi sono rivolti al consueto “panem atque circenses” del nostro quotidiano!

Se sarete solerti e responsabili e l’organizzerete, vi assicuro che primi “dieci euro” della raccolta fondi saranno del sottoscritto.

Ma, se proprio occorresse, anche di più!

 

 

Valentino Valentini

 

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