Principale Attualità & Cronaca Quanto la discriminazione sessuale pesa sullo stipendio

Quanto la discriminazione sessuale pesa sullo stipendio

Uomini e donne omosessuali guadagnano in modo significativamente diverso rispetto alle controparti etero. Lo ha registrato uno studio dell’Anglia Ruskin University di Cambridge

Uomini e donne omosessuali guadagnano in modo significativamente diverso rispetto alle controparti etero. A questa conclusione giunge uno studio, pubblicato sul Journal of Population Economics, condotto dagli scienziati dell’Anglia Ruskin University di Cambridge, che ha valutato 24 lavori precedenti sulla disparità di genere in ambito salariale eseguiti in Europa, Nord America e Australia.

Il team, guidato da Nick Drydakis, ha scoperto che le donne omosessuali sono pagate mediamente il 7,1 per cento in più rispetto alle eterosessuali, mentre gli uomini percepiscono guadagni inferiori in caso di omosessualità.

Negli Stati Uniti, riportano gli autori, si registra la disparità più significativa in questo senso, tanto che gli uomini gay guadagnano il 10,9 per cento in meno rispetto agli etero. Nel Regno Unito, invece, si riscontra una variazione del 4,7 per cento nei salari in base all’orientamento sessuale maschile. La discriminazione salariale è stata vietata a seguito dell’Equality Act del 2010.

L’autore ipotizza che la maggiorazione negli stipendi delle donne omosessuali potrebbe essere attribuita allo stereotipo secondo cui l’orientamento omosessuale femminile viene associato a maggiore virilità e focalizzazione sulla carriera, a un minore interesse verso partner maschili che possano provvedere alla famiglia, e a una ridotta spinta verso la maternità.

Nel Regno Unito, riportano gli esperti, lo stipendio annuo per gli uomini è di circa 39,8 mila euro, mentre le donne sono associate a una retribuzione media di circa 32,8 mila euro all’anno. “La persistenza di disparità nel trattamento salariale dovute all’orientamento sessuale nonostante le politiche anti-discriminazione – osserva Nick Drydakis – rappresenta motivo di preoccupazione. La legislazione e le linee guida sul posto di lavoro dovrebbero garantire che le persone ricevano la stessa retribuzione e non subiscano alcuna forma di pregiudizio o discriminazione sulla base delle sole preferenze della tipologia di partner che scelgono”.

“Politiche inclusive dovrebbero abbracciare la diversità incoraggiando i gruppi sottorappresentati a fare domanda per posti di lavoro o promozioni e fornendo supporto ai dipendenti LGBTIQ+”. Gli uomini bisessuali, inoltre, sembrano guadagnare 10,3 per cento in meno rispetto agli eterosessuali, secondo i risultati dello studio.

AGI

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

Redazione Radici

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