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Grottaglie (Taranto) – Incendio Pineta Frantella, niente polemiche, ricostruire subito il polmone verde

Incendio pineta Frantella. Non alimentare polemiche. Serve un fronte comune di cittadini ed istituzioni per ricostruire subito l’unico polmone verde della città.

 

Nei giorni scorsi un incendio ha devastato la pineta Frantella. Le cause saranno accertate dagli Organi competenti e pertanto, al momento, vanno ringraziati i Vigili del Fuoco, le forze dell’ordine e i volontari intervenuti per limitare i danni.

Oltre alla tragedia ecologica e ambientale, purtroppo, sono scoppiate feroci ed inutili polemiche alimentate dal clima elettorale.

A ciò ha contribuito anche il Sindaco con interventi sui social che, inevitabilmente, ha fatto scatenare un conflitto tra la gente del quale se ne poteva fare a meno.

Anche perché i cittadini non dimenticano che negli ultimi due anni la città ha subito un depauperamento del proprio patrimonio arboreo e ambientale con l’abbattimento di oltre duecento alberi nelle vie cittadine e Piazza Verdi e nulla è stato fatto per impedire una tragedia annunciata che ha colpito una vasta area di verde.

Per oltre 20 anni ho frequentato settimanalmente la pineta per fare attività fisica e per godere di un magico posto in cui trascorrere ore serene.

Ho iniziato a “correre” insieme all’allora Sindaco Vinci che è stato l’artefice della realizzazione di un innovativo progetto redatto dall’ing. Grazio Prete, dal dott. Agr. Nicola De Florio e dall’architetto Raimondo Ragusa coadiuvati dal Responsabile dell’Ufficio Agricoltura Salvatore Nuzzo.

Una struttura caratterizzata dalla costruzione di una torretta di osservazione per prevenire gli incendi, un percorso segnato da numerose strutture sportive, giochi in pietra e scivoli per bambini, un gazebo per favorire la presenza degli uccelli, un orologio solare, panchine in legno e strutture di pietra per la predisposizione di pannelli di ceramica per far seguire alle scolaresche un percorso guidato con richiami alla nostra storia locale. Insomma un’oasi di pace, ad appena tre chilometri dalla città, frequentato da famiglie e dai bambini che sotto la protezione degli insegnanti, giungevano in scuolabus.

Eppure quella struttura non è di proprietà comunale, ma dell’Opera Pia San Marco, donata da generosi concittadini e gestita da lungimiranti amministratori per cui bisognava averne cura in attesa di un improbabile passaggio di proprietà.

Qualcosa del genere è finalmente arrivata negli anni successivi con la sottoscrizione di un Comodato d’uso del Sindaco Alabrese con l’ASL Taranto.

 

Ma nel frattempo sono arrivati anche i problemi. Il 7 gennaio 2012 una forte tempesta di vento provocava l’abbattimento di circa 200 alberi che andavano rimossi al più presto. Ma, vista l’inerzia della proprietà (l’ASL), incalzai con una interrogazione il Sindaco Alabrese che servì ad aprire una interlocuzione con la ASL sfociata nel 2015 con il comodato d’uso.

Nel luglio 2015, lo stesso Sindaco Alabrese mi nominò Assessore ai lavori pubblici e al verde pubblico. Ebbi così l’occasione per tentare di avviare un percorso teso a dare una risposta concreta. Pur tra mille difficoltà dovute al Patto di Stabilità e alla rigidità del tetto di spesa, finalmente alla fine del 2015, l’Ufficio Agricoltura predispose una delibera di Giunta per un primo intervento incaricando il dott. Agr. Ciro Maranò a redigere un progetto dell’importo complessivo di 40.000,00 euro. Un progetto col quale si avviavano i necessari rilievi forestali propedeutici all’attività di taglio e rimozione degli alberi danneggiati da sottoporre all’esame del competente Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Taranto. L’obiettivo era quello di mettere in sicurezza la pineta e adottare tutte le necessarie misure per rendere questo polmone di verde un vero parco attrezzato a servizio della comunità. Il tutto con la finalità di redigere uno studio e relativo progetto da finanziare con le risorse della programmazione comunitaria del PSR 2014/2020.

Purtroppo però la successiva amministrazione comunale guidata dal Sindaco D’Alò non ha dato la necessaria continuità a quella idea progettuale sicché il pericolo di incendio è sempre stato presente.

Ora, rompendo un incomprensibile silenzio, a distanza di tre anni il Sindaco ci ha spiegato perché un finanziamento del maggio 2018 della Regione Puglia di 297.885,28 di euro destinato al Comune di Grottaglie non è mai arrivato nelle casse comunali.

Ma, come al solito, via social, cerca di scaricare sugli altri responsabilità della sua amministrazione che in questi anni è stata completamente inerte.

Eppure era arcinoto il potenziale pericolo dovuto alla presenza di centinaia di alberi secchi ed un sottobosco completamente abbandonato e pieno di erbacce: l’unico atto prodotto è stata una ordinanza che vietava l’ingresso nella pineta.

 

Chiarito quanto sopra l’invito è quello di archiviare inutili polemiche perché di fronte ad una tragedia ambientale di così vaste proporzioni ci si aspettava da parte del Sindaco un comportamento più sobrio, umile e responsabile che chiama alla massima compattezza una comunità ferita. E non alimentare divisioni e rancori che non servono a niente e non aiutano a superare l’attuale sgomento dei cittadini per lavorare alla ricostruzione dell’unico polmone verde di questa comunità.

Francesco Donatelli

Consigliere comunale e capogruppo di Grottaglie Domani

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