Principale Attualità & Cronaca Il bluff dei talebani

Il bluff dei talebani

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L’enfasi con cui si mostrano in pubblico i dirigenti talebani che hanno preso il potere a Kabul, contrasta con le immagini di ragazze costrette a indossare il burqa delle mamme, per poter rilasciare interviste nascoste in casa.

Con la paura che le sovrasta certo, ma hanno la forza di raccontare la verità. Sono loro la nuova forza di resistenza, impensabile 20 anni fa.

I talebani c’erano. In tutti questi vent’anni di occupazione militare occidentale, nei villaggi tribali lontanissimi dalla capitale le donne continuavano a essere considerate schiave.

Vendute per pagare i debiti, secondo le regole di questa sciagurata legge islamica non scritta in nessuna pagina del Corano.

La velocità della conquista della capitale fa pensare al patto coi i capi bastione, i signori della guerra sparsi nelle tribù.

Ma in questi 20 anni cosa si è fatto? Perché l’esercito afgano, come denuncia Biden, non ha voluto e non voleva fare la guerra?

Perché l’Islam attecchisce in ogni animo, o forse il timore è solo delle donne?

Proviamo ora ad immaginare che succede in quel martoriato paese

Il fallimento dell’intervento in Afghanistan non è degli Stati Uniti, ma dell’intero occidente.

Se è vero che andati via gli Stati Uniti dall’area, entrano ora in gioco Cina e Russia, potremmo aspettarci una stabilizzazione del paese a firma cinese o russa?

Passando il dito sulla linea rossa della storia vediamo che già nel 1979 e per dieci anni ci fu la guerra sovietico- afgana.

Un conflitto intercorso che vide contrapposte da un lato le forze armate della Repubblica Democratica dell’Afghanistan (RDA), sostenute da un massiccio contingente di truppe terrestri e aeree dell’Unione Sovietica.

Dall’altro vari raggruppamenti di guerriglieri afghani collettivamente noti come mujaheddin, appoggiati materialmente e finanziariamente da un gran numero di nazioni estere.

Il conflitto, che viene considerato parte della guerra fredda nonché prima fase della più ampia guerra civile afghana, vede anche la nascita del personaggio di Osama Bin Laden, sostenuto dagli Stati Uniti.

Lo sanno gli orfani delle Torri Gemelle?

Ma, tornando all’oggi dalle contradizioni della storia,  questo allineamento con due paesi liberticidi mette una grossa pietra sul futuro delle nazioni.

Cosa faranno nei G20? Cosa farà l’Onu, muta la geopolitica mentre si aggrava l’aggressione all’occidente.

Questo odio nei nostri confronti, alimentato col terrorismo, troverà una nuova linfa.

Ma la guerra è stata giusta? Perché il fallimento?

Nelle sue lettere contro la guerra il giornalista gira mondo Tiziano Terzani scriveva:

“l’islam si presta bene, per la sua semplicità, il suo innato carattere di militanza, ad essere l’ideologia dei dannati della terra, di quelle masse di poveri che oggi affollano vie irregolari, disperate e discriminate, il terzo mondo occidentalizzato.

L’islam e una grande inquietante religione con una sua tradizione di atrocità di delitti, sintesi come tante altre fedi, peraltro, ma è assurdo pensare che qualsiasi Cowboy pure armato di tutte le pistole del mondo possa cancellare questa fede dalla faccia della terra, meglio aiutare – questa la ricetta di Terzani – i musulmani stessi a isolare invece che renderle più virulente le frange fondamentaliste e ricoprire riscoprire l’aspetto più spirituale della loro fede”.

Su talebani e Islam questa resta la nostra opinione. 

L’attenzione del nostro mondo dovrà essere soprattutto verso le donne e le bambine, fuori dalle veline di una palese falsità di questi personaggi che mostrano nella vetrina della capitale una sorta di ammaliante moderatismo.

Se li guardi sono sempre loro e nei prossimi giorni vedremo se assisteranno inermi all’esodo di massa che sta avvenendo. Una certezza è che dopo 20 anni, dentro e fuori da quel martoriato paese, nulla sarà come prima e l’Occidente non dovrà stare a guardare altrove. 

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

Redazione Corriere Nazionale

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