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La morte di un ragazzo non ferma il rave party sul lago di Mezzano

Malgrado un giovani sia stato trovato senza vita, il gigantesco raduno nel Viterbese va avanti. I partecipanti non indossano mascherine. Voci non confermate di un’altra vittima

La festa continua. Malgrado la morte di un ragazzo annegato dopo essersi immerso nelle acque gelate del lago di Mezzano, il rave party va avanti. Anche se questa mattina diverse automobili hanno lasciato l’area intorno al lago. Stando ad alcune fonti, già la scorsa notte alcune centinaia le persone hanno lasciato il luogo della festa. Tutte le automobili che stanno abbandonando la zona sono controllate dalle forze dell’ordine. In particolar modo, la Guardia di finanza in questo momento sta presidiando l’ingresso principale. La musica, intanto, non accenna a fermarsi, impianti stereo in piena attività.

La situazione all’interno dell’area del Viterbese dove si sta svolgendo un rave party appare abbastanza tranquilla. Mentre una cinquantina di persone continuano a ballare davanti alla parete di casse acustiche allestita, molte altre preferiscono ripararsi dal sole o passeggiare, magari nei pressi del lago di Mezzano, ma senza immergersi nell’acqua. C’è anche chi sta smontando le proprie cose ed è indaffarato nel raccogliere l’immondizia, con interi sacchi di rifiuti che sono stati riempiti e accantonati, pronti per essere portati via. I partecipanti al rave dormono nei camper, nelle roulotte o in tenda. Non si registrano disordini, mentre è praticamente nulla la presenza di mascherine e questo sta destando preoccupazione per un eventuale aumento dei contagi da Covid-19.

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© Alessio Campana / AGI
Immondizia raccolta dai partecipanti del rave party del Viterbese

Colpisce la presenza di molti cani, segno evidente che più di qualcuno ha scelto di partecipare al rave party accompagnato dal suo animale domestico. La zona è presidiata dall’alto da un elicottero della Guardia di finanza, mentre alcune pattuglie della Polizia di Stato stanno circolando lungo il perimetro. Un camion dei vigili del fuoco, invece, staziona a pochi metri dal cuore della festa. I partecipanti vengono da tutta Europa: non è raro imbattersi in targhe tedesche, francesi, polacche, spagnole, olandesi. Alcuni ragazzi parlano di una seconda vittima dopo il giovane annegato nel lago, ma la notizia non è stata confermata né dai carabinieri di Valentano né dal sindaco del Comune viterbese, Bigiotti.

Il sindaco di Valentano: “Lamorgese dia una risposta”

“Esistono ancora tre grandi problematiche a cui il ministero dell’Interno deve dare una risposta”. Esordisce così Stefano Bigiotti, sindaco di Valentano, in un video inviato via WhatsApp ai media. “Una problematica di ordine e sicurezza pubblica – afferma – all’interno del rave party illegale che dopo cinque giorni di festa si sta ancora consumando. Un secondo problema, invece, riguarda l’emergenza epidemiologica: le comunità locali iniziano a essere veramente preoccupate. Un terzo problema – conclude – è di carattere ambientale: quali saranno le conseguenze per una zona di interesse comunitario come quella di Mezzano? Lamorgese deve immediatamente dare una risposta”.

I pm di Viterbo hanno aperto un fascicolo sulla morte del venticinquenne. Nell’inchiesta, coordinata dal procuratore Paolo Auriemma, si procede per morte come conseguenza di altro reato. Il corpo del giovane è stato trovato nelle acque del Mezzano, dove il ragazzo era stato visto immergersi. I magistrati sono in attesa dei risultati dell’autopsia disposta per accertare le cause del decesso. 

(Aggiornato alle ore 13,50)

AGI

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

Redazione Radici

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