Principale Politica I pacifisti sull’ Afghanistan – La debacle della politica

I pacifisti sull’ Afghanistan – La debacle della politica

La foto dell’aeroporto di Kabul occupa oggi la prima pagina di tanti giornali. Una foto disperata. L’immagine di una salvezza fra le braccia di un soldato americano. Ma qual è la realtà oltre la propaganda che gli organi di informazione stanno conducendo da venti anni? 

PeaceLink:”la realtà di una guerra criminale e imperialista di oltre due trilioni di dollari bruciati  senza  sbocchi positivi né per la popolazione né per gli stessi aggressori. La guerra giusta, presentata in questi anni da destra come la soluzione dei problemi dell’Afghanistan, si è rivelata la più pericolosa tentazione della storia. E la più fallimentare.

Fallisce anche la sinistra con l’elmetto che rimbrottava i pacifisti che non erano a favore della “guerra giusta”.

La guerra abbracciata da D’Alema, Napolitano e Prodi è oggi fallita. Fallita definitivamente. Emerge, malgrado la propaganda ipocrita,  la nitida coerenza con cui Gino Strada condannava la guerra, senza se e senza ma, dimostrando cultura, coraggio ed etica: perché lui gli afghani li ha aiutati veramente. Con lui, i  pacifisti avevano ragione venti anni fa e a maggior ragione oggi perché solo senza la guerra possiamo premere perché l’Afghanistan sia impegnato sul fronte – non militare ma civile – di un maggiore rispetto dei diritti umani. 

Quello che gli anti pacifisti non vogliono sapere e non vogliono far sapere.

Quali progressi erano stati fatti sul piano civile dal 2002 al 2010 in Afghanistan mentre D’Alema diceva che stavamo salvando gli afghani e che i pacifisti avrebbero dovuto essere “orgogliosi” della missione militare? Nessuno.  “L’aspettativa di vita è scesa da 46,6 a 44,6 anni. L’alfabetizzazione è diminuita dal 36 al 28%“. Questo diceva la CIA nei suoi archivi consultabili pubblicamente. La mortalità infantile è aumentata del 4,6% tra il 2002 e il 2010. Tra il 2002 e il 2009 la popolazione sotto la soglia di povertà è cresciuta dal 23 al 36%“.  Ma i governi USA/NATO dicevano l’opposto. La CIA diceva la verità e i governi le menzogne. Paradossale. Dato che i politici venivano smentiti dalle statistiche della CIA, i governi hanno manipolato i dati. E hanno costruito bugie con statistiche fasulle. Tutto documentato negli “Afghanistan Paper” che il Washington Post sta pubblicando in questi giorni a puntate. Duemila pagine di documenti top-secret che raccontano le bugie di guerra che adesso dobbiamo conoscere e far conoscere. Soldati mandati a morire per nulla, per una guerra drogata dalle menzogne sugli aiuti ai civili. La guerra è stata un colossale fallimento ma ancora maggiore è stato il fallimento civile che è stato mascherato manipolando i dati statistici afghani. Tutte le novità sulle menzogne in Afghanistan sono su https://www.peacelink.it La gente deve sapere come è stata ingannata in questi venti anni di guerra.

 

E riflettere  che la catastrofica esperienza afghana si aggiunge a quelle che l’Italia ha  già vissuto per aver partecipato, violando la propria Costituzione, alle guerre Nato dai Balcani al Medioriente e al Nordafrica. Nessuna lezione ne viene però tratta dalle forze politiche che siedono in parlamento.  

 

Un caccia F35 costa quanto 7.113 ventilatori polmonari.

Il  Parlamento ha approvato il rifinanziamento delle missioni militari all’estero. Ben 1,2 miliardi di euro per il 2021, quasi 100 milioni in più rispetto al 2020 già in piena pandemia. Il provvedimento porta fino a quota 20 miliardi e 500 milioni la somma dei soldi spesi per le forze armate italiane nel mondo dal 2004 a oggi. Per l’anno 2021, le missioni finanziate sono 40, due in più rispetto all’anno precedente. Oltre 9 mila i soldati dispiegati in tre continenti (Europa, Asia e Africa). Un record per numero di missioni, mentre per unità impegnate il dato è inferiore solo al 2005, quando l’escalation del conflitto in Afghanistan aveva portato a 10 mila i militari schierati.

Alcuni esempi. La guerra di Bush all’Iraq nel 2003 è finita da almeno 10 anni e di fatto  è stata persa da USA ecc, ma l’Italia “per stabilizzare il paese e combattere il terrorismo”, resta impegnata con 900 unità e, solo per il 2021, con oltre 230 milioni di euro finanziati; dal 2003 a oggi l’Italia ha investito la bellezza di 3 miliardi e 700  milioni di euro. In Libano siamo impegnati quasi ininterrottamente dal 1978, attualmente 1.300 soldati al costo di 200 milioni. Poi 9 miliardi nello Stretto di Hormuz,  50 milioni nel Corno d’Africa,  44,5 milioni in Niger, 49 milioni in Mali eccetera.

 

 

 

Vogliamo parlare dei bambini stuprati in Afghanistan?

Nella foto sul Sito: uno dei bambini.

O che sono più  i soldati morti per suicidio che in combattimento? O della  lungimiranza della “sinistra” italiana?  Queste e altre dieci imbarazzanti domande cliccando, sul Sito,  la rassegna stampa:

La democrazia esportata in armi, la Waterloo di Biden e della NATO  /  Afghanistan: morti più soldati americani per suicidio (30177) che in combattimento (2312).  /  Vogliamo parlare dei bambini stuprati in Afghanistan? / Afghanistan 2016: la lotta per salvare i bambini schiavi sessuali. / Afghanistan, si tratta per il potere e si muore per la bandiera. / A Kabul finisce la jihad occidentalista. / L’intelligence Usa smentisce Biden: «Era a conoscenza della minaccia». / Ora basta con la guerra! Vieni alla Perugia Assisi. / USA: non cambieremo i nostri stili di vita. Afghanistan: la lungimiranza della “sinistra” italiana?  / Le bugie sull’Afghanistan che il PD conosceva benissimo. / Perché deve tornare il tempo della solidarietà. / Julian Assange, nuovo caso Dreyfus? 

cca qui PeaceLink, clicca la realtà di una guerra criminale e imperialista di oltre due trilioni di dollari bruciati  senza  sbocchi positivi né per la popolazione né per gli stessi aggressori. La guerra giusta, presentata in questi anni da destra come la soluzione dei problemi dell’Afghanistan, si è rivelata la più pericolosa tentazione della storia. E la più fallimentare. Fallisce anche la sinistra con l’elmetto che rimbrottava i pacifisti che non erano a favore della “guerra giusta”. La guerra abbracciata da D’Alema, Napolitano e Prodi è oggi fallita. Fallita definitivamente. Emerge, malgrado la propaganda ipocrita,  la nitida coerenza con cui Gino Strada condannava la guerra, senza se e senza ma, dimostrando cultura, coraggio ed etica: perché lui gli afghani li ha aiutati veramente. Con lui, i  pacifisti avevano ragione venti anni fa e a maggior ragione oggi perché solo senza la guerra possiamo premere perché l’Afghanistan sia impegnato sul fronte – non militare ma civile – di un maggiore rispetto dei diritti umani. 

Quello che gli anti pacifisti non vogliono sapere e non vogliono far sapere.

Quali progressi erano stati fatti sul piano civile dal 2002 al 2010 in Afghanistan mentre D’Alema diceva che stavamo salvando gli afghani e che i pacifisti avrebbero dovuto essere “orgogliosi” della missione militare? Nessuno.  “L’aspettativa di vita è scesa da 46,6 a 44,6 anni. L’alfabetizzazione è diminuita dal 36 al 28%“. Questo diceva la CIA nei suoi archivi consultabili pubblicamente. La mortalità infantile è aumentata del 4,6% tra il 2002 e il 2010. Tra il 2002 e il 2009 la popolazione sotto la soglia di povertà è cresciuta dal 23 al 36%“.  Ma i governi USA/NATO dicevano l’opposto. La CIA diceva la verità e i governi le menzogne. Paradossale. Dato che i politici venivano smentiti dalle statistiche della CIA, i governi hanno manipolato i dati. E hanno costruito bugie con statistiche fasulle. Tutto documentato negli “Afghanistan Paper” che il Washington Post sta pubblicando in questi giorni a puntate. Duemila pagine di documenti top-secret che raccontano le bugie di guerra che adesso dobbiamo conoscere e far conoscere. Soldati mandati a morire per nulla, per una guerra drogata dalle menzogne sugli aiuti ai civili. La guerra è stata un colossale fallimento ma ancora maggiore è stato il fallimento civile che è stato mascherato manipolando i dati statistici afghani. Tutte le novità sulle menzogne in Afghanistan sono su https://www.peacelink.it La gente deve sapere come è stata ingannata in questi venti anni di guerra.

 

E riflettere che la catastrofica esperienza afghana si aggiunge a quelle che l’Italia ha  già vissuto per aver partecipato, violando la propria Costituzione, alle guerre Nato dai Balcani al Medioriente e al Nordafrica. Nessuna lezione ne viene però tratta dalle forze politiche che siedono in parlamento.  

 

Un caccia F35 costa quanto 7.113 ventilatori polmonari.

Il  Parlamento ha approvato il rifinanziamento delle missioni militari all’estero. Ben 1,2 miliardi di euro per il 2021, quasi 100 milioni in più rispetto al 2020 già in piena pandemia. Il provvedimento porta fino a quota 20 miliardi e 500 milioni la somma dei soldi spesi per le forze armate italiane nel mondo dal 2004 a oggi. Per l’anno 2021, le missioni finanziate sono 40, due in più rispetto all’anno precedente. Oltre 9 mila i soldati dispiegati in tre continenti (Europa, Asia e Africa). Un record per numero di missioni, mentre per unità impegnate il dato è inferiore solo al 2005, quando l’escalation del conflitto in Afghanistan aveva portato a 10 mila i militari schierati.

Alcuni esempi. La guerra di Bush all’Iraq nel 2003 è finita da almeno 10 anni e di fatto  è stata persa da USA ecc, ma l’Italia “per stabilizzare il paese e combattere il terrorismo”, resta impegnata con 900 unità e, solo per il 2021, con oltre 230 milioni di euro finanziati; dal 2003 a oggi l’Italia ha investito la bellezza di 3 miliardi e 700  milioni di euro. In Libano siamo impegnati quasi ininterrottamente dal 1978, attualmente 1.300 soldati al costo di 200 milioni. Poi 9 miliardi nello Stretto di Hormuz,  50 milioni nel Corno d’Africa,  44,5 milioni in Niger, 49 milioni in Mali eccetera.

 

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