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In Italia l’indice Rt in calo a 1,1. Lieve aumento dell’incidenza dei casi

In Italia l’indice Rt in calo a 1,1. Lieve aumento dell’incidenza dei casi.

Lo si legge nella bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss. Nell’ultima settimana 18 Regioni risultano classificate a rischio moderato. Le restanti 3 Regioni, che sono Lombardia, Veneto e Lazio, risultano classificate a rischio basso.

In calo l’indice Rt in Italia, a 1,1 contro 1,27 della scorsa settimana. È quanto rileva la bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss. In lieve aumento l’incidenza, passata secondo i dati Iss da 68 a 69 casi per centomila abitanti (nel periodo 9-15 agosto), mentre i dati in tempo reale fotografano una sostanziale stabilità, 73,6 a ieri contro 73 di giovedì scorso. “Rallenta l’aumento dell’incidenza settimanale a livello nazionale”, conferma il report.

Secondo quanto si legge, nell’ultima settimana 18 Regioni risultano classificate a rischio moderato. Le restanti 3 Regioni, che sono Lombardia, Veneto e Lazio, risultano classificate a rischio basso. 

“L’attuale impatto della malattia COVID-19 sui servizi ospedalieri è limitato, tuttavia i tassi di occupazione e il numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva sono in aumento. La trasmissibilità stimata sui soli casi ospedalizzati è sopra la soglia epidemica”.

Anche nell’ultima settimana nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva tuttavia è in aumento al 4,9%, con il numero di persone ricoverate in aumento da 322 (10/08/2021) a 423 (17/08/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta al 6,2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 2.880 (10/08/2021) a 3.472 (17/08/2021).  

Dodici Regioni, si legge nel documento, riportano allerte di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza. Stabile nell’ultima settimana il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (15.021 vs 15.026 la settimana precedente).

La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti aumenta leggermente (33% vs 32% la scorsa settimana). In diminuzione quella attraverso la comparsa dei sintomi (46% vs 47%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening.

AGI – Agenzia Italia

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

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