Principale Attualità & Cronaca Proposta: il Dinner Pass, un’app per salvare ristorazione e turismo in zona...

Proposta: il Dinner Pass, un’app per salvare ristorazione e turismo in zona gialla

Per non uccidere l’economia della ristorazione e del turismo, potrebbe essere utile programmare un’app con la quale permettere ai ristoratori di lavorare oltre l’orario del coprifuoco.

A breve la Sicilia potrebbe ritrovarsi in zona gialla e, forse, anche la Sardegna. Scrivere sugli errori commessi è tautologico ma sarebbe opportuno non farne altri.

Così, al fine di non uccidere l’economia della ristorazione e del turismo, potrebbe essere utile programmare un’app con la quale permettere ai ristoratori di lavorare oltre l’orario del coprifuoco che, mi auguro, non sia mezzanotte, poiché poco significativo ai fini preventivi. Immaginiamo un’applicazione che permetta alle persone vaccinate con doppia dose – ma i requisiti potrebbero essere diversi – di prenotare una cena che sia al limite del coprifuoco o, se volessimo, anche all’ora per esso prefissata.

Conclusa la cena, si concede un tempo consono al rientro, così da non richiedere una gara di formula uno, scongiurando, inoltre, passeggiate non comprese nel pacchetto. Lo so, è terribile, come le nuove limitazioni cui non eravamo più abituati. Al contempo, nondimeno, questo sistema permetterebbe ai ristoratori di aumentare i coperti serali e agli imprenditori del turismo di non perdere potenziali clienti che, con la zona gialla, dubito continueranno ad essere numericamente uguali, poiché ristorazione e turismo hanno inscindibile legame.

Posta la proposta-premessa, è doveroso indicare potenziali criticità e consequenziali (personali) risposte, consapevole della mia non esaustività.

I requisiti vaccinali

Opterei per la doppia dose, non perché sia la soluzione migliore ma la più preferibile, considerati i numeri in salita. Un’unica dose, forse. Un mero tampone assolutamente no, perché, quand’anche rapido, non dà sicurezza alcuna. Finiamola con le chiacchiere da bar, data la situazione. Eh sì, invece, durante il giorno, col green pass “si può far tutto”, ma la ratio delle limitazioni notturne è un’altra: evitare eccessivi accalcamenti davanti bar, ristoranti e piazze che si aggiungerebbero, appunto, a quelli già presentatisi.

Da queste considerazioni sono escluse le persone che, purtroppo, a causa della loro condizione psico-fisica, non possono vaccinarsi: in deroga, possono certamente utilizzare il Dinner Pass

Orari di prenotazione e rientro

Dipenderà dall’orario fissato per il coprifuoco. Auspicando possa essere quello delle 22, si potrà prenotare fino a quell’ora. A conclusione della cena (o della bevuta) si dovrà far rientro, entro un minutaggio riferito alla distanza della propria abitazione o della struttura ricettiva. Lo scontrino, qualora si dovesse essere fermati, indicherà l’orario di fine cena. Per quanto concerne l’ora di partenza, invece, le forze dell’ordine si affideranno all’orario di prenotazione visibile sull’app Dinner Pass, dove si visualizzeranno i dati di tutti i commensali, e, quindi, non solo del prenotante. Con le indicazioni suesposte, ritengo che cene e bevute possano trascorrere in tranquillità, non essendovi limiti orari rigidi da rispettare, se non al momento del rientro.

Critiche costituzionali

Lo ammetto: attenterò alla libertà dei no-vax. Vi ricordo, però, che il “bene” salute è presupposto logico e giuridico della libertà personale (e di circolazione); ciò significa che senza salute, o garanzia della salute, non può esserci alcuna libertà personale, compresa quella di circolazione. Pace all’anima di alcuni filosofi, accademici e giornalai politicanti.

L’alternativa è la chiusura totale. Cosa preferiamo? Io, un piccolo frammento di libertà

Santi Leotta

Docente di diritto ed economia politica 

LASCIA UNA RISPOSTA

Inserisci il tuo commento, grazie!
Inserisci il tuo nome qui, grazie

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.