Principale Ambiente, Natura & Salute Carosino (Ta) – Bella iniziativa aspettando l’alba con i violini

Carosino (Ta) – Bella iniziativa aspettando l’alba con i violini

Alba con i violini – Nella cultura contadina in verità è tutto invertito, è il tramonto che ispira la pace e il riposo, in un libro lo scrivente fece dire ad una vecchietta: “meno male che viene la sera”.

Il duro lavoro dei campi, comincia all’alba, e la bracciante come il contadino sa che quelle ore sono le migliori per lavorare, poi il sole sarà spietato.

Questa premessa per parlare della bella esperienza creata dal connubio dell’associazione Fucarazza con l’accademia Musicale Rusalka due realtà di Carosino.

Città – campagna 

Va detto che da tempo si è risolto a favore della campagna il rapporto con la città capoluogo, e questo è un bene che fa dire a tutti, come ci ha detto il farmacista del Borgo questa è Taranto, o questo è Carosino diventano sinonimi.

Alba con i violini – Fare un pieno di aria all’aria aperta

Davvero, “E plein air” attendere il sorgere del sole in un vigneto entrando in contatto con la natura è stato bellissimo, accarezzati dai profumi dell’uva e dai violini.

Particolarmente brava Delia De Marco, attrice del Crest di Taranto, che un po’ ha sudato per smuovere il pubblico alle 5 del mattino ancora poco sveglio, poi è stato un crescendo.

Musica e movimento, nello stile grotowshiano, ben s’accompagna nella natura, come anime librate dal corpo, senza freni, esprimendo senso e sentimento, voglia e pensieri, desideri leggieri.

Bravissimi i violinisti che hanno dovuto sudare per accordare gli strumenti che soffrivano l’umidità della natura, forse a loro bisognerà regalare violini elettrici, ma forse diciamo sciocchezze. 

Il tutto condito, come ha spiegato la responsabile di Fucarazza, dalla colazione preparata da loro traendo sapori dalla loro campagna, frise e pomodori, uva e fichi.

Se immaginiamo Falanto ed Etra, Orazio e persino Goethe folgorato dal Golfo di Taranto, possiamo vederli sdraiati per terra a mangiare uva e fichi come abbiamo fatto noi all’alba.

“Non mi aspettavo tanta gente” ha detto Onofrio di Cillo sindaco di Carosino, ringraziando le sue ‘frecce’ paesane.

La sua meraviglia è legata alla fine di questa pandemia con tutte le sue incognite, con la voglia di ripartire e stavolta il significato di un alba comune ci sta, come un nuovo inizio per tutti. Bravi.

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

 

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