L’isola amministrativa che è stata ribattezzata ‘Marina di Taranto’, caratterizzata dalla straordinaria bellezza della costa e dalla limpidezza del mare, può e deve essere uno dei punti forti per lo sviluppo sostenibile e la riconversione del nostro territorio.
La giunta Melucci ha dato avvio all’elaborazione del Piano di Intervento di Recupero Territoriale (PIRT) delle località costiere Lido Azzurro e Torretta, un piano di grande importanza ma che, secondo quanto stabilito dalla sezione Autorizzazioni ambientali della Regione Puglia, non è in grado di assicurare pienamente un elevato livello di protezione dell’ambiente. Niente è perduto, perché siamo ancora nella fase di consultazione della Valutazione Ambientale Strategica, ma occorre che proprio in questa fase vi sia la massima partecipazione dei cittadini e dei Comuni e degli altri enti interessate. A oggi, per esempio, non risultano siano pervenuti pareri e contributi da parte dei Comuni di Pulsano, Lizzano e Faggiano, né dalla Provincia di Taranto, dalla Asl di Taranto e dalla Soprintendenza Nazionale per Il Patrimonio Culturale Subacqueo.
Considerata la bellezza naturalistica e la presenza di habitat protetti a livello europeo, faccio un appello ai cittadini e agli enti che ancora non hanno formulato le proprie osservazioni al PIRT, di partecipare attivamente alla procedura VAS affinché si possa preservare e tutelare quel piccolo angolo di paradiso della città di Taranto”. Lo dice l’eurodeputata del gruppo Greens/EFA, Rosa D’Amato.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania