Principale Arte, Cultura & Società Sport & Motori Esordio scoppiettante per il Bari in casa. 4 gol al Monterosi

Esordio scoppiettante per il Bari in casa. 4 gol al Monterosi

La sconfitta in Coppa Italia contro la Fidelis Andria aveva fatto cadere in contenuta depressione l’ambiente che aveva avanzato già le prime inevitabili, premature, critiche alla società. Il pareggio di Potenza, ottenuto con una panchina di ragazzini sbarbatelli e da giocatori ancora arrugginiti, sia pur con le solite recriminazioni, tutto sommato, aveva – per così dire – raddrizzato l’ambiente lasciando aperta la speranza ad una risalita, i nuovi innesti del calciomercato di una certa qualità anche se svincolati e quasi tutti over 30 (cosa che ha fatto storcere il muso ai soliti criticoni di professione), insieme alla curiosità della “prima” al San Nicola hanno di fatto, riacceso l’entusiasmo.

Oggi, nella solita, puntale, partita “dell’assurdo beckettiana” che ciclicamente ci propina la storia (i tifosi più coloriti hanno già emulato il detto utilizzato contro il Cittadella: “ma tu stiv a Bari Monterosi?”, proprio a confermare l’anomala gara del Bari), contro il Monterosi stavolta, squadra promossa in C che non andava sottovalutata e che l’ha messa sull’aggressività, il Bari, sia pur privo dei nuovi arrivi “last minute” almeno dall’inizio gara, ha provato a giocare da “Mignani”, ovvero mettendo in campo il suo credo tattico, il suo spirito sportivo con una squadra decisamente messa meglio dal punto di vista qualitativo e di esperienza. Del resto era prevedibile in quanto chi ha giocato dall’inizio era più rodato e conosceva meglio le idee del tecnico in attesa dell’integrazione dei nuovi.

Rivedere quattromila spettatori allo stadio non è passato inosservato, è stata decisamente la “notizia” della giornata. Finalmente, oseremmo dire, anche se siamo lontani dal target normale. Oggi contava solo vincere per portare entusiasmo all’ambiente e avvicinare i tifosi più riottosi per remare tutti verso un unico obiettivo. E così è stato con una prestazione assolutamente convincente.

Primo tempo non eccezionale sul piano della prestazione ma era importante far gol per infondere coraggio ad una squadra work in progress.

Il copione è quello ampiamente previsto: il Bari ha fatto la partita ed il Monterosi si è difeso con tutti i suoi effettivi. I biancorossi non hanno sviluppato tante occasioni offensive rischiando sulle ripartenze laziali, poi hanno provato a prendere le misure con qualche occasione da rete con Cheddira, abile ad attaccare la profondità e a fare movimento, con D’Errico, e poi con un tiro di Antenucci terminato fuori.

Costantino – l’ex di turno – ha fatto venire i brividi con una occasione gol sbagliata clamorosamente, ma poi sul finale la vecchia guardia, capitan Di Cesare ha sbloccato il risultato.

Il secondo tempo non è stato diverso dal primo. Il Monterosi ha tentato di reagire ma il Bari è venuto fuori con qualità e prepotenza siglando ben tre gol. Il raddoppio subito all’8′ con Cheddira, poi un rigore su contropiede realizzato da Antenucci che ha arrotondato il risultato.

Si è rivisto Celiento al posto di Di Cesare e poi c’è stato l’esordio di Di Gennaro, il giocatore più atteso, che è entrato in campo insieme a Marras. Ma non era aria per i laziali: ancora un rigore per il Bari che, in mancanza di Antenucci, ha trasformato Simeri appena entrato. Il Bari ha messo praticamente il doppio punto esclamativo alla gara anche perché il gol è arrivato su finale di gara per rendere più vistoso il divario.

Buona, dunque, la prima per il Bari, applausi a scena aperta per i protagonisti che poi sono andati sotto la curva a salutare i tifosi innamorati presenti.

E’ un dato ancora parziale il giudizio, è presto per tirare le somme, è la prima gara in casa, ma qui il Bari è fatto valere mostrando la qualità dei singoli, in particolare quella di Cheddira un gradino sopra gli altri, poi D’Errico che ha dimostrato di essere importante, quindi Di Gennaro che ha subito cercato di prendere il pallino del gioco. Ma in genere son piaciuti tutti anche lo stesso Botta che ha giocato al 50% delle sue possibilità.

Adesso c’è da crescere, da integrare i nuovi arrivi che sicuramente daranno qualità ed esperienza.

Massimo Longo

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