Senza Mirco Antenucci (al suo posto Marras), fermo ai box per un problema muscolare, il Bari di Mignani, rinvigorito dagli innesti importanti nella rosa per i quali l’allenatore avrà molte cartucce a disposizione con una panchina lunga, doveva affrontare il Picerno in casa sua, però a Potenza (per la seconda volta in quindici giorni), per dimostrare che i quattro gol al Monterosi non fossero occasionali in quanto l’avversario era modesto, ma perché la squadra aveva intrapreso un percorso di crescita tecnico-tattica anche se ai primi vagiti perché alla terza giornata di campionato, ad una squadra partita in ritardo di preparazione, oggettivamente, non si può chiedere di più.
E si è visto un Bari con un atteggiamento vincente, da favorita per la promozione, un Bari che ha imposto il gioco pur subendo qualcosa come è normale in tutte le partite di tutte le categorie soprattutto quando si gioca fuori casa.
Primo tempo vivace e divertente e di grande intensità col Bari che ha cercato di fare la partita forte della qualità insita nella squadra scesa in campo, una squadra che ha rullato come un compressore quando ha attaccato, trovandosi, però, un Picerno solido (non a caso senza gol subiti sino adesso), che si è acceso di tanto in tanto con delle folate in verticale provando a giocarsela con un atteggiamento tutt’altro che remissivo. Il finale di tempo ha perduto d’intensità con le due squadre che hanno mostrato poca lucidità. Due le occasioni, una per parte: la prima di Marras che ha sfiorato il palo, e la seconda di Vanacore che ha sprecato un’opportunità clamorosa. Da segnalare la sostituzione di Mazzotta per Ricci a causa di un problema fisico.
Nel secondo tempo è cambiata la gara anche se si è continuato a giocare a ritmi alti. Due i pali presi dal Bari con Marras e Botta, preludio del vantaggio che è avvenuto puntualmente al 56′ con Simeri con un bel colpo di testa che ha battuto il portiere lucano. Simeri era appena entrato, da precisare. E allora il Picerno ha preso campo, ha provato a reagire ma non si è procurato nemmeno una occasione per far gol grazie alla saggezza e all’esperienza dei giocatori baresi. E’ terminata così la gara.
Una vittoria cercata a tutti i costi per dare continuità alla vittoria contro il Monterosi ma soprattutto per dare continuità al progetto di Mignani che pian piano viene assimilato da tutti i componenti della rosa, Mallamo, Pucino e Ricci inclusi che oggi hanno esordito. Un progetto che ha visto, almeno stasera, iniziare la gara con Marras e Cheddira attaccanti e Botta dietro di loro.
Ad un certo punto della gara, nello specifico nel secondo tempo quando il Bari stava alzando il baricentro, era necessario dare più peso all’attacco del Bari per cercare il gol, e la conferma è stata che dopo un minuto dall’entrata di Mallamo che ha crossato per Simeri, si è sbloccata la gara. Un segnale di una panchina lunga su cui Mignani potrà fare assoluto affidamento.
Il gol è stata una naturale conseguenza di ciò che stava accadendo in campo nel secondo tempo quando il Bari stava macinando palloni su palloni.
Tre punti dovevano essere e tre punti sono arrivati in attesa della forma migliore, ed oggi era importante fare punti. E’ andata esattamente come nell’ultima sfida contro il Picerno, due anni fa, quando Simeri siglò la vittoria sul finale di gara con un rigore.
Il Bari ha subito un gol in tre gare, lo scorso anno era un colabrodo, quest’anno con Di Cesare e Terranova l’impressione è che la difesa possa tenere duro, un buon dato per una squadra che sta crescendo in corsa.
Una vittoria pesante quella di stasera su un campo, è bene ricordarlo, dove il Catanzaro ha sofferto moltissimo per portare a casa un punto solo.
Il campionato dà l’idea che non ci sono squadre come la Reggina o la Ternana. L’augurio è che il Bari possa essere come le predette squadre.
Massimo Longo