Davanti al presunto alto numero di contagi che la variante Delta del Co.Vi.D./19 starebbe registrando, il Nuevo Leon, stato del Messico nord-orientale, pare abbia preso misure drastiche. Col pretesto di contenere la propagazione del virus, infatti, una delle azioni intraprese è stata l’implementazione di un’assurda legge di emergenza che vieta il canto all’interno dei mezzi di trasporto pubblico, sia urbani che extraurbani (i più utilizzati).
Una bella guerra tra “delatori”?
La nuova normativa è stata annunciata durante la conferenza stampa del Dott. Manuel de la O Cavazos, capo del Dipartimento della Sanità di Nuevo Leon. Cavazos, pediatra, ha spiegato come il divieto di cantare riguarderebbe prettamente i piccoli commercianti dei mercati itineranti, poiché le loro grida potrebbero potenzialmente veicolare il Co.Vi.D./19. Inoltre ha illustrato che i gestori delle aziende di trasporto, specie se private, saranno responsabili di sanzionare i conducenti che consentono l’ingresso di venditori ambulanti e artisti canori di strada nei loro veicoli.
La decisione di adottare questa norma sarebbe stata motivata con il continuo aumento dei casi di Coronavirus nello Stato che, solo nell’ultimo giorno, avrebbe riportato 49 decessi e 1.537 nuove infezioni.
Il bastone e la carota, la carota e poi il bastone
Tuttavia Cavazos ha successivamente anche elogiato, davanti alla stampa, il comportamento responsabile della maggior parte dei cittadini, affermando che durante le sue “missioni di ricognizione” sui mezzi pubblici – come se, a prescindere, avesse automaticamente diritto o autorità di effettuarne – avrebbe notato come tutti indossassero correttamente le mascherine e mantenessero il più resiliente silenzio.
Va sottolineato che, ufficialmente, il Messico è uno dei Paesi più colpiti dalla “Pandemia di Co.Vi.D./19“, con un totale annoverato di 250.469 vittime “confermate” fino a questo momento. Dati aggiornati – e tramandati – che si dicono in crescita e che evidenzierebbero una grave situazione epidemiologica nel territorio, davanti alla quale le istituzioni mediche starebbero lanciando appelli per attenersi a corrette condotte individuali, per valorizzare l’impegno collettivo e per rispettare e far rispettare le rigorose linee guida indicate e le ancor più rigide disposizioni sanitarie stabilite, con l’obiettivo dichiarato – ma non provato né provabile – di contenere la diffusione del virus e di “proteggere la salute della popolazione”.
Fonte: 9Colonne
Antonio Quarta
Redazione Corriere di Puglia e Lucania